Su Passione Segrete, vi presentiamo oggi il racconto di Pino di Milano.
Sono Pino, uomo di 52 anni, originario di Matera, ma da oltre 25 anni vivo e lavoro a Milano. Da 10 anni ho un mio bar di buon successo nel centro di Milano, dove lavoro incessantemente per almeno 12 ore al giorno 6 giorni la settimana su 7. Come ho scritto nel titolo del mio racconto, non posso definirmi un bell'uomo, ma bensì posso dire con una certa sicurezza di essere, aihmé, un uomo piuttosto brutto, anche se alcuni mi conferiscono un certo fascino. Sono stato sempre una persona modesta, non sono mai andato a caccia di donne o di avventure. Da moltissimi anni, ormai sono sposato con mia moglie Sonia e non ho mai sentito il bisogno di cercare altre donne. Certo non nego, che molte volte, come tutti gli uomini ho fantastico di avere storie di sesso con qualche amica o con qualche cliente del mio bar. Ma sono state tutte fantasie passeggere di pochi giorni, che non hanno mai turbato la mia vita di coppia.
Quello che invece mi è successo di recente, mi ha letteralmente stravolto, tanto da crearmi una propria e vera fissazione per le ragazze giovani. Forse ciò è dipeso dal fatto, che intimamente spero di rivivere con loro, la stessa esperienza che ho avuto con Giada, l'apprendista di vent'anni che ha lavorato per circa un anno nel mio bar.
Entriamo nel succo della storia, nel mio bar ho diversi dipendenti; un pasticcere, 2 ragazzi che stanno in cucina e 4 ragazze che fanno a turno in sala e che mi affiancano nel bancone del bar. La scelta di avere solo ragazze è avvenuta dopo varie esperienze negative con ragazzi. Le ragazze, infatti, nella mia esperienza si sono dimostrate sempre più serie, svelte e sveglie. Proprio questo ha fatto sì, che negli ultimi anni, ho sempre preferito assumere ragazze al posto di ragazzi nel lavoro di bancone e di sala. Giada, la protagonista di questa storia è stata assunta da me circa un anno fa. Ricordo ancora bene il giorno del suo colloquio, si presentò molto ben vestita, con dei pantaloni e una camicetta bianca. Mi colpì, appena la vidi, il suo seno, che mi apparse molto gradevole. Non si trattava di un seno grande, diciamo la giusta misura una terza circa di forma tonda. Durante il colloquio, ricordo ancora il commento che in privato ebbe modo di farmi uno dei miei clienti storici, che mi disse: "Pino questa ragazza è proprio da prendere senza esitazione". Giada è una ragazza alta circa un metro e settanta, dai lunghi capelli castani leggermente riccioli , labbra sottili, occhi piccoli leggermente a mandorla e un naso che definirei alla francese. Di corporatura Giada è piuttosto snella, ha come detto un bel seno e un sedere non particolarmente formoso ma gradevole.
La prima impressione che Giada mi fa è ottima. Decido di prenderla per una settimana per poi confermarla con un regolare contratto d'apprendista. Giada , lavora davvero bene, rispetta gli orari e sa come trattare i clienti, che conquista con la sua efficienza sul lavoro e la sua gentilezza. Sono davvero molto contento di averla assunta e vi giuro, che mai mi sarebbe sfiorato nella testa che da lì a poco, avrei avuto con lei una appassionato rapporto di sesso. E come pensarlo poi? Io uomo maturo e neanche tanto bello, come mai avrei attirato l'attenzione di una ragazza brava e carina come lei.
Il mio interesse nei suo confronti, avvenne, quando scoprii per caso che Giada, stava frequentando segretamente un cliente del bar, un uomo della mia età anche lui direi non bellissimo. La cosa mi lasciò a dire poco esterrefatto, come mai una ragazza così carina e brava andava a crearsi problemi con una uomo sposato , maturo e tra l'altro neanche molto bello? Mi rassegnai all'evidenza e non mi feci altre domande, decidendo di farmi gli affari miei.
Dopo qualche sera, dalla citata, scoperta, durante la chiusura del bar, trovai Giada in un angolo del bagno del bar piangente. Aveva appena finito di parlare al cellulare e quando mi vide, con mio grande stupore, mi abbracciò, chiedendomi dopo pochi istanti scusa per il suo gesto. Chiusi la serranda del bar e iniziammo a parlare per circa mezz'ora. Giada si sfogò, raccontandomi le sue avventure amorose con il cliente del bar, così come si fa con un vecchio amico. Finsi di non sapere niente e cercai di consolarla come un padre avrebbe fatto con una figlia. Non nego che in quei trenta minuti di intimità con lei, ho avuto più volte il desiderio di avvicinarmi a lei, di toccarla, di baciarla e di assaporare un corpo così candido e giovane. Passato quel momento, non avrei più pensato di avere un'altra occasione per restare solo con lei, come era accaduto quella sera.
Mi sbagliavo, l'occasione capitò la sera seguente e fu proprio lei a chiedermi a chiusura del bar, di trattenermi in quanto voleva parlare con me. Chiusi anche in questa occasione la serranda del bar, spensi la luce della sala principale, presi poi dal frigo 2 succhi di frutta freschi , che ci bevemmo a inizio chiacchierata. Giada inizio a parlarmi, dicendomi che aveva bisogno di confidarsi con una persona più grande e che si fidava molto di me. Io ero piuttosto imbarazzato e mi tornò il desiderio carnale che avevo avuto nei suoi confronti il giorno prima.
La sua giovinezza e la sua bellezza, mi creava come uno strano cerchio alla testa che annebbiava la mia mente e mi rendeva rammollito ed emozionato come un ragazzino al suo primo appuntamento. Dopo pochi minuti di conversazione, mentre proprio io stavo parlando, Giada mi venne vicino, si sedette sulle mie ginocchia e senza dire una parola mi baciò. Io fui sorpreso per qualche secondo, ma poi contraccambiai aprendo la bocca e mischiando la mia lingua con la sua in un appassionato bacio. A seguire sempre con grande naturalezza, Giada montò sopra di me e prontamente si tolse prima la camicetta e poi il reggiseno.
Ero veramente molto eccitato. Quella ragazzina, quella bella e brava ragazza, in quel momento stava sopra di me con le sue splendide tette che strusciavano sul mio petto. Iniziai a sudare dall'emozione e mi bagnai la camicia rapidamente, mentre Giada continuava a strusciarsi con il suo bacino sul mio cazzo ormai durissimo. Giada, gestiva la situazione con grande sicurezza, mi tolse la camicia, e si tolse a sua volta pantaloni e mutandine, quindi si inginocchiò a terra e si mise alla pecorina. Eravamo nella saletta interna che dà proprio dietro al locale e dietro al tavolo dove stavamo consumando il nostro rapporto, c'era uno specchio. Vedere il suo splendido e giovane culetto dritto mi eccitò da morire così come stavo quasi per morire, mentre con una grande disinvoltura, mi sfilò la cintura e mi abbassò i pantaloni per poi succhiarmi avidamente il cazzo.
Giada era veramente abile, dietro a quell'aria da brava ragazza, si celava una troietta implacabile, che aveva però una classe e disinvoltura tipica delle donne mature. Di fatti sembrava che avesse una discreta esperienza e davvero una passione innata per il sesso.
Giada continuò lungamente a succhiarmi, lavorando bene sulla mia cappella, muovendo sublimemente la sua lingua sul mio cazzo arrapato e lasciando sgorgare di tanto in tanto dalla sua bocca della saliva che andava a bagnare il mio membro sempre più duro.
A un certo punto Giada, iniziò ad affondare i colpi con i quali mi pompava, penetrando il mio cazzo con la sua bocca verso la sua gola e facendomi quasi venire. Quindi, sempre con grande naturalezza, salì sul tavolo della sala, aprì le gambe e mi porse davanti la sua giovane fichetta completamente rasata.
Presi finalmente iniziativa e iniziai a leccarla lentamente, passando la lingua sul clitoride e quindi appoggiandoci la bocca. Tenevo quella fichetta in bocca arrapatissimo e mi sembrava di essere in paradiso. A quel punto Giada iniziò a gemere di piacere ed i suoi fremiti, mi spinsero a penetrarla sul momento, mentre ancora lei stava a gambe larghe sul tavolo. Mentre andavo su e giù e la sua figa ingoiava il mio cazzo con grande scioltezza, sentivo la sua passera che inondava il mio cazzo e il mio bacino di caldi e bagnati umori di donna. Mamma mia! Giada era davvero bagnata e sentirla così mi stimolò una grande sborrata con schizzata sulla sua pancia.
Ci rivestimmo velocemente e senza scambiare tante parole, ce ne andammo. Il giorno dopo Giada non si presentò a lavoro e dopo qualche giorno, ricevetti la sua lettera di licenziamento. Un uomo ordinario come me, aveva sognato per una notte con una ragazza molto più giovane e decisamente più attraente; compresi che non potevo chiederle altro e non la cercai più. Da quel momento in poi, nutro una passione innata per le ragazze molto più giovani di me e spesso mi masturbo ripensando ai momenti di quella sera.
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