Mi sono iscritto da una settimana al
corso di basket dell’università, ho voglia di muovermi! Il fatto
di dedicare due ore alla settimana all’attività fisica mi rigenera
e mi stimola nello studio.
Partita a tutto campo, il livello è
piuttosto basso ma si corre e questo è il mio obbiettivo! ognuno
difende su un avversario, i ragazzi marcano i ragazzi e le ragazze le
ragazze… è davvero spassoso vedere come tra donne si marcano con
foga, i corpi si scontravano, le mani che affondavano sulle curve
avversarie.
In difesa, mi capita di marcare
Martina, una bella biondina con qualche lentiggine sul viso, alta
1,70 dal fisico atletico, sta facendo un’entrata quando la mia mano
nel tentativo di fermarla si appoggia sul suo seno!!! Un attimo…
gli altri non si accorgono di nulla ma i miei occhi e i suoi si
incrociano, guardo il suo viso, compare una smorfia tra il dolore e
il sorriso che colora le guance già paonazze dallo sforzo.
All’azione successiva si mette di schiena contro di me per ricevere
il passaggio, il suo corpo preme sul mio, la mia mano è appoggiata
sul suo fianco, riesco a sentire la curva che dai suoi fianchi parta
fino al sedere… con la tuta non si intravede molto… continua a
spingere riceve palla si gira e ancora i nostri corpi sono
schiacciati uno all’altro! A fine partita mi avvicino a Martina
“scusa per prima…ti ho fatto male?” e lei “moltissimo….”
Dice sorridendo “…ti dovrai fare perdonare…” . Non avevo
parlato molto con lei prima, una strana luce brillare nei suoi occhi…
“so che abiti vicino” le chiedo “possiamo fare la strada
insieme, anche io abito in zona…” “ok” mi risponde
agguantando lo zainetto e la giacca. Percorriamo la strada fianco a
fianco parlando di noi …”arrivati!” mi dice “Sali a bere
qualcosa?” . E’ il classico appartamento per studenti, un po’
squallido… mi siedo in cucina mentre lei prende una bottiglia di
birra e me ne versa un bicchiere…”va bene?” mi chiede
“perfetto” rispondo…”come posso farmi perdonare?”. Lei mi
guarda e sorridendo mi dice “devo ancora pensarci” si toglie la
giacca della tuta e sorseggia direttamente dalla bottiglia. La tshirt
bagnata lascia trasparire il seno che avevo avuto modo di assaggiare
furtivamente. “Mi aspetti un attimo” mi dice mentre si dirige
verso il bagno…sento che apre l’acqua della doccia “ok!” ed
aggiungo con tono scherzoso ed ammiccante ”non è che stai
architettando la mia punizione”… “può essere…” la vedo
uscire frettolosamente dal bagno e si dirige verso la camera… “Sei
ancora li?” sento che mi dice dalla sua stanza…”mi insegni
l’uno contro uno?” mi alzo e mi dirigo verso la sua
camera…attaccato alla parete ha un piccolo canestro…”dai
vediamo come te la cavi qui” e mi indica il piccolo pallone sul
letto! Lo prendo e lei si avventa su di me, il suo corpo sembra
cucito al mio…”cosa ci giochiamo?” chiesi… e lei mi rispose
“i vestiti!” arrossendo
lievemente…”canestro…canestro…canestro…togliti le scarpe…la
tshirt …i pantaloni della tuta” i nostri corpi sprizzano sesso ad
ogni movimento mentre il suo culo da sballo e le sue tette sbattono
contro il mio petto...”canestro…togliti i pantaloni” esultò
Martina! Il suo sguardo fisso sulle mie mutande, mentre si morde con
delicatezza il labbro… il mio cazzo è già pronto ma ancora
imprigionato! “Vieni con me” mi prende per mano e mi porta in
bagno…”spogliati” mi ordina… eseguo ma con calma… mi spinge
sotto la doccia mentre si sfila reggiseno e mutandine! Il mio uccello
punta diritto verso di lei, mi spinge e il suo corpo è ormai a
contatto del mio… sento l’acqua che si infiltra tra i nostri
sessi bagnati! “ti piace come punizione” mi sussurra all’orecchio
Martina…” puoi fare di me quello che vuoi!” gli rispondo, non
finisco e già è piegata sul mio grosso uccello e con le mani inizia
a menarmelo e lavarlo con cura prima di divorarlo tutto… inizia a
spompinarmi mentre mi guarda con quei suoi occhi smeraldo! le tengo
con le mani la testa e la rialzo per baciarla in bocca sulle labbra
carnose di un rosso perlato… la prendo sui fianchi e la sbatto con
dolcezza contro il muro della doccia… il mio membro struscia tra la
sua figa e le cosce tornite, scolpite da uno scultore… il mio
bacino sbatte con forza contro al suo… ”ti piace l’uno contro
uno?” le dico sbattendola con forza, mentre il mio cazzo ha trovato
la via per esplorare la sua caverna vogliosa!!! “SIIII” un urlo
strozzato dal piacere…”SIII” urla Martina mentre la sto
montando, la sollevo da terra reggendola per le gambe e l’uccello,
lei si aggrappa alle mie spalle, mi stringe con forza attorno al
collo!!! I suoi capezzoli turgidi strisciano contro il mio petto,
siamo sempre più stretti in un abbraccio d’amore! Mi fermo e la
faccio scendere dal mio cazzo! “NOOO” mi urla ma rapidamente la
giro e rificco il mio cazzo nella sua figa aperta pulsante di gioia
nel sentirsi riempita nuovamente! Le palle arrivano a toccare il
clitoride di Martina “Vorrei venirti dentro” le sussurro
all’orecchio…”fallo” mi risponde lei ormai infoiatissima “ma
non qui…” mi risponde mentre estrae la mia asta dalla figa e la
indirizza verso il suo buchetto! La inizio a scopare nel culo mentre
la bacio sul collo e le mie mani le frugano la figa…“Ahhhhaaaaahhhh!
Godooooo!!! Siiii!!!. Sento le contrazioni della sua figa e il mio
cazzo è prigioniero del suo culo, l’orgasmo è simultaneo… il
mio sperma invade il suo intestino mentre le sue contrazioni
accentuano all’infinito il mio piacere!!! “Perdonato!!!”
sorride lei girandosi leggermente verso di me… i nostri corpi
continuano in quella partita… ho fatto centro!!!
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