Decisi che l’ultimo giorno di scuola
era quello migliore per cercare di combinar qualcosa così decisi di
provocarlo anzitutto con il mio abbigliamento: un top scollato con la
quarta in bella vista e un jeans stretto che lasciava intendere che
tipo di biancheria avessi addosso. Non mi perse di vista nemmeno un
attimo e poi arrivò il momento della foto tutti insieme: lui accanto
a me con una mano poggiata sul mio fianco ma che piano piano si
spostava sul mio lato B. Faceva caldissimo ma io stavo letteralmente
prendendo fuoco.
Ed ecco l’occasione che aspettavo:
- Ragazzi se qualcuno ha bisogno di
chiarimenti sulla tesina può trovarmi in sala docenti.
A nessuno fregava della tesina proprio
l’ultimo giorno, neanche a me, ma era l’unica occasione per
restare sola con lui.
- Perché avevo la netta sensazione
saresti arrivata tu?
- Forse perché era ciò che voleva
lei, eh prof? – così dicendo chiusi a chiave la porta alle mie
spalle.
Si avvicinò a me e mi infilò la mano
tra i capelli, la cosa mi diede i brividi e intanto con l’altra
mano prese ad accarezzare la parte di seno che si intravedeva dal top
che indossavo. Ero oltremodo eccitata e il microscopico pezzetto di
stoffa che avevo tra le gambe oramai era completamente bagnato dei
miei umori.
Mi fece sedere, si poggiò sui
braccioli della sedia, mi leccò il labbro inferiore scendendo poi
sul collo e in quel momento emisi un lieve mugolio di piacere che
evidentemente non gli dispiacque affatto. Continuava con quei baci,
con quella lingua caldissima e umida finché non si inginocchiò
davanti a me per sfilarmi i jeans portando alla luce il perizoma blu
di pizzo del completo che avevo scelto per quella particolare
giornata..
- Ti prego, dimmi che l’hai indossato
solo per me! – mi diceva mentre con un dito esaminava quella stoffa
che oramai serviva a coprire ben poco… Era così bello sentire la
sua voce straziata dal desiderio di possedermi!
Ad un tratto iniziarono a bussare
insistentemente alla porta: ci ricomponemmo in fretta nonostante
l’erezione del prof fosse piuttosto evidente.
- Per quale motivo la porta era chiusa?
- Gli studenti venivano continuamente a
fare chiasso, preside..
- Li ho appena rimandati tutti in
classe, è tutto tranquillo ora professore e lei signorina dovrebbe
tornarsene in classe con i suoi compagni.
- R. aspetta, ti scrivo quali argomenti
secondo me potresti inserire nel progetto di cui mi hai parlato!
Sul bigliettino c’era semplicemente
scritto “controlla la posta elettronica stasera”. In effetti il
prof non aveva aspettato nemmeno un attimo e trovai una sua mail
nella quale mi diceva che voleva vedermi e che il mattino dopo
sarebbe passato a prendermi da casa, la scusa del mare con un’amica
sarebbe bastata per tenere buona la mamma.
Passai la notte a fantasticare su dove
mi avrebbe portata e cosa avremmo fatto. Il mattino seguente decisi
di indossare il mio costume più bello: un due pezzi rosso porpora
composto da un reggiseno a fascia e una brasiliana piuttosto
succinti. Tutto questo “coperto” da un caftano bianco, quasi
trasparente, che lasciava intravedere parecchio.
Arrivò intorno alle 9.00 a bordo di
una splendida moto blu scuro e dopo circa mezz’ora di viaggio fummo
nel suo appartamento.
- Fa come fossi a casa tua, io intanto
mi do una rinfrescata e sono da te..
Volevo sorprenderlo così mi diressi in
camera da letto, tolsi la parte superiore del costume e lasciai che i
miei capezzoli aderissero alla sottile stoffa del caftano. Al suo
ritorno mi feci trovare seduta con le gambe leggermente divaricate e
lui non fu da meno: un boxer scuro aderentissimo e nient’altro.
Aveva un fisico statuario, era bellissimo.
Si avvicinò al letto e si mise su di
me, giocava in casa il bastardo ma non avevo la minima intenzione di
fargli gestire la situazione a suo piacimento: gli tirai un morso sul
collo e mi spostai sulle sue labbra…fu un bacio violento e
passionale, ci stavamo letteralmente mangiando!
Mi spogliò, ero nuda sul suo letto e
non vedevo l’ora di sentirmi piena di lui. A mia volta lo lasciai
nudo e ormai non c’era più tempo per i preliminari, morivamo
entrambi dal desiderio l’uno dell’altra. Mi fece stendere e con
violenza mi spalancò le gambe godendosi lo spettacolo della mia
pelle completamente depilata. Si insinuò lentamente tra le mie
gambe, sentivo ogni singolo centimetro del suo membro affondarmi
nella carne ed era una sensazione impareggiabile. Con una mano mi
teneva il bacino e con l’altra stringeva un mio seno, ero
totalmente in balìa delle sue attenzioni, avrei voluto continuare
all’infinito.
- Posso cominciare a far sul serio o
hai paura di farti male?
Diede un colpo più forte e il mio
ansimare venne preso come un “ti prego, fammi morire” perché
iniziò a pomparmi così forte da avere il fiatone..
Non ci misi molto, ebbi un orgasmo coi
fiocchi: lungo, intenso e potentissimo…gli urlavo di continuare e
lui non la smetteva affatto. Si sottrasse a quel contatto poco dopo e
capii immediatamente cosa voleva: mi venne sul seno.. schizzi caldi
arrivavano sulla mia pelle e la sua espressione soddisfatta era
qualcosa di indescrivibile.
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