A dire la verità, esser partito per la Scandinavia ed aver lasciato Cinzia a Roma, non mi ha fatto molto piacere. Avrei preferito rimandare la partenza, ma impegni familiari non me lo permettevano.
Naturalmente lei mi ha telefonato più
volte al giorno, mi diceva sempre che le mancavo e che non vedeva
l’ora che tornassi. La cosa mi stuzzicava alquanto, ripensando
anche a come avevamo passato il primo week-end di fuoco a casa sua.
Durante il mio soggiorno ho avuto modo
di parlare con mio fratello Joni e con mia cugina Kylla. Mi hanno
tempestato di domande, solo dopo aver visto la mia faccia e sentendo
quello che raccontavo di Cinzia.
Mio fratello Joni, tre anni meno di me,
lavora in giro per il mondo come modello. Ha un fisico di tutto
rispetto, alto poco meno di me, occhi verdi ed un fisico atletico.
Naturalmente con il lavoro che fa non ha mai messo su famiglia, ma si
è scopato solo le più belle modelle che ha incontrato in giro per
il mondo. Questo grazie anche ai suoi attributi, ha un cazzo
leggermente più corto del mio, 27cm di lunghezza ma un diametro di
quasi 8 cm, cosa che lo fa sembrare un vero toro da monta.
Mia cugina Kylla, figlia del fratello
di papà, è una bellissima donna nordica, naturalmente molto alta,
bionda e con due occhi blu che sembrano un mare profondo. E’ una
ragazza molto ma molto sportiva, come tutti noi della famiglia, e con
un corpo da far invidia. Mio fratello è riuscito a farla entrare nel
suo mondo ed anche lei è modella posa principalmente per intimo,
lavora per una famosa casa americana ed anche per costumi da bagno
principalmente brasiliani, viaggia in giro per il mondo e spesso
lavoro insieme a Joni. Inutile dire che tra i due c’e’ un intesa
del tutto particolare, non certo come due semplici cugini.
A seguito dei miei racconti mi hanno
promesso che sarebbero venuti presto a Roma, in primis per conoscere
Cinzia e poi per passare qualche giorno insieme in allegria. Noi
scandinavi siamo persone molto aperte e di larghe vedute, non ci
facciamo molti problemi specialmente per ciò che riguarda il sesso.
Kylla mi ha regalato alcuni completino intimi molto sexy ed alcuni
costumi brasiliani dell’ultima collezione da portare a Cinzia.
Lasciando star questo argomento, che
avrà un suo seguito più avanti, non vedevo l’ora di tornare a
Roma, viste anche le continue telefonate giornaliere di Cinzia, che
sembrava un lupo in gabbia senza di me. Mi chiedeva continuamente se
mi comportavo bene, se non andavo con altre donne, conoscendo i miei
attributi era molto preoccupata. La rassicurai, che era tutto a posto
e che non vedevo l’ora di tornare ed incontrarla di nuovo.
Naturalmente ebbi l’occasione di fare svariate saune con Joni,
Kylla ed i nostri amici che mi prendevano in giro perché ero del
tutto indifferente alle bellezze nordiche, ben disponibili ad un
incontro anche molto fugace. Ma avevo promesso a Cinzia che mi sarei
comportato correttamente e così andarono le cose.
Riuscii a concludere tutti gli affari
di famiglia in una settimana e prenotai un volo per il sabato mattina
per tornare a Roma e passare almeno una giornata intensa con Cinzia,
che appena seppe la notizia cominciò ad urlare come una matta.
- Allora ti vengo a prendere in
aeroporto, anche se lavoro sabato mattina non scappi, prendo un
permesso e vengo ad incontrarti – mi disse la telefono tutta
eccitata – ma purtroppo dopo dovrò tornare in ufficio fino a
pomeriggio avanzato . Abbiamo una delegazione estera a Roma e sono
impegnatissima con loro e non posso assolutamente mancare alla
riunione di chiusura
- Va bene tranquilla – le dissi –
non ti preoccupare, io mi organizzo. Vado a casa faccio una doccia e
ti aspetto che vieni a prendermi
- No, no fai una cosa, vai a casa tua,
fai la doccia e poi vieni da me mi aspetti lì, io cerco di liberarmi
appena possibile così non perdiamo tempo. Mi manchi da morire e solo
a sentire la tua voce mi bagno tutta, penso solo e sempre al tuo
bellissimo cazzone che mi sfonderà il culo per tutto il week end,
stavolta me lo voglio proprio godere tutto, non come la scorsa
settimana. Justine è a casa. Ti accoglierà lei, questo week end non
va via. Ma sono più che tranquilla con lei, ti ho detto che le
piacciono le femminucce, i maschietti proprio non li vuol vedere
- Ok, d’accordo farò come vuoi tu,
vienimi a prendere in aeroporto a Roma sabato mattina, il mio volo
arriva alle 10.30
- Tranquillo ci sarò e ti accompagno a
casa, ma poi scusami devo scappare al lavoro. Un ultima cosa mi
manchi da morire amore mio, non vedo l’ora di vederti e di scoparti
e succhiarti anche il midollo. Ti amo. Ciao amore
- Ciao passerona mia, un bacione ed una
leccatina sulla tua fighetta depilata
- Smettila stronzo, mi fai bagnare solo
all’idea. Un bacio sulla tua grossa cappella violacea
Si concluse così la nostra ultima
conversazione prima di partire e tornare a Roma, devo esser sincero
avevo un no so che dentro che mi dava una certa eccitazione continua.
Poter rivedere Cinzia mi faceva star bene, e sapere che avremmo
passato un altro mezzo week end insieme mi rendeva veramente felice
ed eccitato.
Naturalmente si Joni che Kylla, videro
quanto ero contento ed eccitato alla sola idea di tornare a Roma,
durante la nostra ultima sauna insieme si divertirono e goderono come
due maiali, mi chiesero se volessi partecipare con loro, specialmente
Kylla moriva dal desiderio che le scopassi il culo mentre mio
fratello le trapanava la figa. Ma resistetti anche contro le loro
ingiurie . Avevo il cazzo che mi scoppiava, star lì a veder due
fisici veramente scolpiti che si arrotolano tra di loro che scopano
in tutte le posizioni immaginabili e non , esser invitato e
rifiutare, non è da tutti. Kylla più di una volta avvicinò la sua
bocca al mio cazzo per farmi un pompino megagalattico e prender in
gola il mio cazzone, ma cercai di resistere fino all’ultimo con suo
grande dispiacere.
La mattina di sabato, di buon ora mi
feci accompagnare in aeroporto da Joni e Kylla, che mi promisero
ancora una volta che ben presto sarebbero venuto a farmi visita, lei
specialmente per prendere quello che non aveva avuto durante la
settimana.
Durante tutto il volo non feci che
pensare a Cinzia, al momento in cui l’avrei rivista. Chissà come
mi avrebbe accolto? L’attesa non fu più lunga del dovuto. Appena
arrivato e ritirati i bagagli le telefonai
- Ciao amore mio, dove sei? Non vedo
l’ora di rivederti, son qui all’uscita degli arrivi che ti sto
aspettando, ma fai presto non ne posso più di star qui da sola
- Sto ritirando il bagaglio ed arrivo,
ma che sta succedendo?
- Nulla, nulla ma tu sbrigati
Feci il più presto possibile e corsi
all’uscita, solo allora capii quello che voleva dirmi. Aveva
intorno una massa di uomini famelici affamati che cercavano in
qualsiasi modo di rimorchiarla.
Appena mi vide mi corse incontro e mi
gettò le bracci al collo, dandomi un bacio con la lingua che mi
tolse il fiato. Era stupenda, aveva un miniabito cortissimo blu
elettrico, un paio di scarpe con tacchi a spillo che la facevano
ancora più alta di quant’era, naturalmente indossava una parrucca
nera con i capelli tutti tirati indietro con una coda di cavallo in
cima alla testa, come piace a me e la cosa più intrigante erano i
due capezzoli duri come due lance che bucavano il vestito.
Naturalmente non portava il reggiseno. Aveva anche una certa
abbronzatura niente male che non vidi prima di partire.
- E cosa pretendi, ti vesti in questo
modo e poi vuoi che gli uomini ti lasciano stare?
- Amore mio, mi son vestita così solo
per te, quanto mi sei mancato, non ce la facevo più a star da sola,
ma meno male ora sei qui
Andammo via tra lo sguardo degli uomini
che non le levavano gli occhi da dosso, sentii una dei tanti
mormorare
- Beato lui che si tromba questo gran
pezzo di figa, quella fa resuscitare anche un morto
Senza rispondere lo guardai ed accennai
un sorriso malizioso. Mi spiace per te amico mio ma lei è solo mia,
avrei voluto rispondergli, ma lo feci capire con lo sguardo
Appena arrivammo in macchina, aveva
parcheggiato la macchina in un parcheggio isolato e lontano da
sguardi indiscreti, mi saltò addosso. Cominciò a ravanarmi la gola
con la sua lingua calda e vogliosa, mi leccava i lobo delle orecchie
e cominciava a sussurrarmi
- Scopami qui, dai scopami subito, ne
ho un bisogno folle. Non ce la faccio più a resistere
- Ma dai se ci vedono, passiamo i guai
- Non ci vede nessuno qui, tranquillo,
fammi sentire il tuo cazzo come sta?
E come poteva star il mio fratellino,
dopo una settimana senza scopare e con tutte le rinunce che ho dovuto
sopportare, era pronto ad esser ingoiato e succhiato ben ben dalla
vogliosa Cinzia
Non dovetti dire nulla, in men che non
si dica mi aprì i pantaloni, mi tirò fuori il cazzo e cominciò a
succhiarlo con un tale vigore che mi faceva persino male.
- Fai piano che me lo stacchi
- No, no lo voglio sentire tutto, cazzo
quanto mi piace succhiartelo, mi piace sentire la tua cappella in
fondo alla mia gola che mi titilla. Quanto mi sei mancato, promettimi
che la prossima volta che vai in Scandinavia mi porti con te. Non
voglio che vai solo lì, chissà quante troione ti hanno fatto il
filo e tu…? Hai fatto il bravo?
- Ma non lo vedi in che condizioni
sono? Pensi che se avessi scopato ce l’avrei così duro? Una
settimana di digiuno totale, anche se devo dirti la verità di
occasioni ce ne sono state diverse
- Lo vedi, lo vedi, brutto stronzo. Non
ti devo lasciare più andar via da solo – mentre parlava cominciò
a mordermi la cappella solo per il gusto di punirmi e farmi male, ma
la contrario la cosa mi dava un piacere inaspettato
Continuò a succhiarmelo per una buona
decina di minuti, poi si alzò e disse
- Ora mi levo dal culo queste benedette
palline cinesi, sono venuta qualche volta aspettandoti.
Sotto la gonna non indossava nulla, era
completamente nuda e la sua figa ben depilata era già un mare di
umori caldi. Si tolse le palline dal culo, le ripose insieme al
telecomando nella borsetta ed in un sol colpo mi venne sopra a
cavalcioni
- Ora si che lo sento il tuo bel
cazzone, dai mettimelo nel culo, le palline mi hanno fatto venire ma
non come volevo io.
Cominciò a cavalcarmi come una cavalla
impazzita urlando.
- Dai inculami, fammi godere, fammi
sentir il tuo bel cazzone che mi sfonda il buco del culo. Forte dai
più forte, spingimelo tutto dentro che lo voglio sentire
Dopo una decina di minuti di su e giù
frenetico cominciò a mordersi le labbra e stringersi le tette,
titillando i capezzoli sulle mie labbra.
- Dai porco che mi fai venire, come mi
piace il tuo cazzone nel culo, dai, dai, sfondami, sono la tua troia,
ma ti amo da morireeeeeeeeeeee
- Anche io ti amo – le dissi – in
preda alla lussuria
Sentendo le mie parole mi ficcò le
lingua in bocca e cominciò a succhiare come un’idrovora, ormai
nessuno sarebbe più riuscito a fermarla, mi prese le mani e le portò
sui capezzoli, ormai duri come l’acciaio
- Strizzali fino a farmi male, dai,
dai, oddio siiiiiiiiiiiiiiiiii, dai ancora ancora, dai che vengo,
vengo, vengoooooooooooooooooooooooo
Urlava talmente forte che dovetti
metterle una mano davanti alla bocca per non far sentire le sue grida
agli altri automobilisti che recuperavano le loro macchine. Uno si
accorse di noi e mi fece un segno con il pollice alzato e
l’occhiolino, come volesse dirmi, dacci dentro anche per me
Naturalmente venni anch’io, un fiume
di caldissima sborra le inondò l’intestino, le convulsioni del suo
sfintere sembravano non dover finire mai, mi stringeva il cazzo con
il cazzo in modo ritmato non facendomi più finire di sborrarle nel
culo.
- Oddio, quanto mi piaci amore mio,
come farei senza di te? Ti amo da morire. Non l’ho mai preso in
culo come con te
- Anche tu mi piaci e lo sai
Dopo un momento di relax e di ripresa,
si alzò si ripulì e mi disse che si voleva cambiare, non poteva
certo andare in ufficio con quel vestito. Tirò fuori dalla borsa un
altro vestito, abbastanza castigato ma sempre molto sexy e lo
indossò, naturalmente sempre senza slip.
- Ma non metti il perizoma?
- Fa troppo caldo e poi mi da fastidio,
si bagnerebbe tutto, meglio di no! Ma tu stai tranquillo, io sono
solo tua e nessuno si avvicina a me perché lo uccido. Le palline
cinesi le lascio a te altrimenti la voglia di metterle su per il culo
od in figa diventa troppo forte. Meglio non correre in tentazione. Me
le porti dopo a casa. Ora ti accompagno a casa tua e scappo al
lavoro, tu fai quello che devi fare ed appena possibile vai a casa
mia, Justine sa che devi arrivare e ti sta preparando il pranzo. Io
arrivo appena posso, te lo giuro amore mio. Non vedo l’ora di star
con te e farmi scopare per bene
- Va bene, come vuoi tu
- Guida tu che è meglio, io mi rimetto
in sesto per andare in ufficio
Accesi il motore e partimmo, durante il
percorso dall’aeroporto a Roma mi disse
- Lo sai che ho voglia del tuo cazzo –
Non fece in tempo a finire di parlare
che già mi aveva aperto i pantaloni e me lo stava succhiando di
nuovo, incurante delle macchine che ci sorpassavano ma soprattutto
dei camionisti che suonavano le trombe dei loro bisonti vedendo la
scena quando ci passavano vicino. Tutto questo la eccitava ancora di
più. Succhiava e leccava come un mantice. Mi succhiò talmente tanto
l’uccello che riprese subito vita e poco prima di entrare nel
traffico della città mi fece venire ancora di nuovo, ingoiando il
tutto senza nemmeno far cadere una goccia né sui pantaloni né sul
sedile
- E’ proprio buono e caldo, sai,
proprio quello che mi ci voleva prima di tornare in ufficio
Mi diede un bacio con la lingua e per
la prima volta assaggiai il sapore del mio seme caldo, aveva un gusto
di salmone. Ne avevo fatto una mangiata folle durante questa
settimana in Scandinavia. Leccare la sua lingua fu un esperienza
piacevole, non mi fece schifo, anzi mi diede un brivido lungo la
schiena
- Dobbiamo rifarlo più tardi, mi è
piaciuto.
- Certo amore mio non ti preoccupare,
ti asciugherò i coglioni stasera e ti farò assaggiare tutto ciò
che vuoi
Mentre viaggiavamo le raccontai di
Kylla ed Joni e dei regali che le aveva mandato Kylla. Li avevo in
valigia, non potevo darglieli subito, li avrei portati dopo a casa
sua. Fu molto eccitata dal genere del regalo, cosa che apprezzava
molto. Ringraziò e mi chiese di ringraziare Kylla per conto suo. Più
tardi arrivammo sotto casa mia, le diedi un bacio appassionato e le
dissi
- Ci vediamo dopo da te, cerca di far
presto ti voglio.
- Farò il possibile amore mio, tu fai
quello che devi fare e vai a casa mia, avverto ora Justine di farti
trovare il pranzo che arriverai presto, le dico anche di preparare la
vasca idromassaggio in modo che la troviamo calda e piena. Ciao amore
mio folle a dopo
Mi lasciò sotto casa e ripartì per
l’ufficio, presi la mia valigia e salii a casa.
Presi una rapida doccia, misi un
dopobarba molto sensuale, depilai quei pochi peli che erano cresciuti
e mi misi una completo molto comodo, ben sapendo cosa mi aspettava
per la serata e l’indomani.
Avevo il cazzo già in tiro al solo
pensiero di incontrare Cinzia, ma cercai di pensare ad altro e di non
caricarmi troppo. Volevo esser al massimo del tiro quando sarebbe
arrivata a casa.
Presi la macchina ed andai a casa sua,
come richiestomi. Appena suonai alla porta mi venne ad aprire
Justine, restai senza parole e se non avessi saputo che le piacevano
le donne avrei detto che una figa da paura così non si vedeva spesso
in giro, avrebbe fatto la felicità di più di un uomo.
- Buongiorno Signor Jan,benvenuto, la
signorina Cinzia mi ha avvertito del suo arrivo
- Buongiorno Justine, grazie ma non
darmi del lei, dammi del tu o mi fai sentire un estraneo
- Ok come preferisci, accomodati
Non ebbe il tempo di dire altre parole
che apparse lei, Cinzia, mi lasciò senza fiato. Era bellissima, ma
oltre che bella era sensualissima, vestita solo con un perizoma nero
di pizzo ed un push up che metteva in risalto le sue bellissime
tette, indossava come sempre una parrucca, stavolta rossa, con la
coda di cavallo sempre molto tirata.
- Ciao amore mio, ma non dovevi esser
in ufficio? Hai già finito tutti gli incontri?
- Ciao amore, avevo una voglia matta di
te e non potevo aspettare altro tempo. Tu vai pure Justine, penso io
a Jan. Vieni andiamo subito in idromassaggio è bello caldo e pieno
di schiuma
Non mi diede nemmeno il tempo di
rispondere che aveva infilato la sua lingua nella mia bocca e mi
stava rovistando con la lingua fino alla gola, succhiando come non
aveva mai fatto prima. Naturalmente il mio cazzo prese subito un
vigore inatteso. Lei se ne accorse e mise subito una mano dentro i
pantaloni per un massaggio sconvolgente
- Sei proprio messo bene oggi, eh! Si
sente che hai proprio voglia, ma io ne ho più di te credimi
- Ma non ti è servito proprio a nulla
quello che è successo stamattina in macchina?
- Perché cosa è successo? Io non
ricordo nulla. Ma dai adesso non parliamo, vieni con me, ti desidero,
voglio che mi fai impazzire e mi riempi tutti i buchi fino a sfinirmi
Mi spogliai mentre andavamo verso
l’idromassaggio, lei naturalmente mi prese per il cazzo ormai
arrivato alla sua massima erezione e mi fece strada, scappellandolo
ad ogni passo
Appena arrivati fece scivolare il push
up e due tette favolose apparvero davanti ai miei occhi. Non mi
ricordavo le avesse cos’ grandi. Cominciai a baciarla sul collo,
succhiandole i lobi delle orecchie e leccandola dentro il canale
uditivo. Lei buttò la testa all’indietro dicendo
- Sei proprio un porco, ma come ho
fatto finora senza di te?
Mi abbassai e cominciai a leccarle le
tette, i capezzoli erano diventati come sempre due chiodi di acciaio,
duri e lunghi, sembrava volessero bucare l’aria
- Succhiali, mordili, leccali fammi
male fammi sentire che te li mangi. Dai non ti fermare, fammi godere
Era veramente assatanata, sembrava
fosse la prima volta che mi incontrava. Era solo una settimana che
non ci vedevamo ma lei era veramente avida di cazzo in modo
indescrivibile
Mentre le succhiavo i capezzoli, con le
sue mani aveva preso il mio cazzo e lo tirava avanti ed indietro, mi
massaggiava le palle strizzandole fino quasi a farmi male
Dai capezzoli lentamente passai a
baciarle il ventre, piatto e profumatissimo, aveva un profumo
talmente inebriante che faceva girare la testa. Scostai leggermente
il perizoma e trovai una figa, come sempre ben depilata e
profumatissima, ma un vero lago, il tessuto di pizzo colava umori
come una fontanella. Strinsi le grandi labbra in mezzo ai denti e
cominciai a succhiare
- Si dai così brutto porco, così mi
piace, vai avanti così che vengo subito. Dai continua a leccarla,
succhiami il clito e mettimi due dita nel culo
Eravamo entrati nel frattempo in vasca,
e l’effetto della schiuma e del calore dell’acqua non fece altro
che aumentare la nostra libido. Continuai a leccarla sempre più
forte, scopandola anche con la lingua, ad ogni toccata un gemito
sempre più forte usciva dalla sua bocca. Come sempre si strizzava le
tette, pensavo volesse staccarsi i capezzoli per quanto li stirava
forte. Ormai era in preda alla lussuria più estrema.
- Dai leccami, succhiami, mordimi,
scopami con le dita anche il culo, fammi sentire la tua troia –
urlava come una pazza , senza alcun ritegno.
Solo allora mi accorsi che Justine ci
stava spiando da dietro l’angolo dell’entrata, aveva in mano un
vibratore e si stava massacrando la figa facendolo entrare ed uscire
ad un ritmo forsennato. Ma la cameriera non era lesbica? Feci finta
di nulla e continuai ad occuparmi della figa e del culo di Cinzia,
dove ormai avevo piazzato ben tre dita. Aveva un culo che avrebbe
accettato tutto, continui spasmi dello sfintere stringevano le mie
dita senza lasciarmi la possibilità di farle uscire.
- Fermati un attimo che mi lasci senza
respiro
Sapevo benissimo cosa volesse dire
questa frase e continua con ancora più vigore e forza
- Cazzo ma non hai capito, mi lasci
senza respiro, ohhhhhhhhhhhhh, mi stai facendo venire, dai, dai,
daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, vengo, vengo,
vengo, vengooooooooooooooo
Venne urlando come non l’avevo ancora
sentita, con un getto di umori che mi impasto tutta la faccia,
squirtava come un idrante dei pompieri. Le convulsioni non si
arrestavano, aveva contrazioni continue, uterine, vaginali, di pancia
e di culo. Che piacere vedere una donna godere in questo modo. Vidi
anche Justine che stava venendo, infatti si mordeva le labbra in modo
ossessivo e faceva fatica a trattenersi dall’urlare. Hai capito la
cameriera? Godeva guardando gli altri mentre scopavano
- Ora tocca a me farti godere. Siediti
sul bordo della vasca che te lo voglio succhiare fino al midollo
Senza discutere, tanto non avevo
scampo, mi sedetti sul bordo della vasca e lei messasi a pecorina con
il culo che usciva dall’acqua, con un sol colpo lo ingoiò tutto,
stava per soffocare ma non mollava. Succhiava, leccava, mordeva
stirava il mio cazzone facendo diventare la mia cappella sempre più
dura e violacea.
- Cazzo quanto mi piace succhiartelo,è
veramente buono. Non potrei proprio farne a meno
Oltre che succhiarmi il cazzo, mi
stritolava le palle, le leccava, le succhiava fino quasi a staccarle.
Passò poi a leccarmi il buco del culo, infilava la punta della
lingua più dentro possibile dandomi sensazioni che poche volte avevo
provato, fino al momento in cui con tutte e due le mani prese a
tirarmi il cazzo fino a renderlo acciaio.
- Mi stai facendo venire
- Dai, dai che voglio bere tutto il tuo
succo, sborrami in gola, fammi sentire quanto sei callo. Daiiiiii
Non ebbi il tempo di rendermi conto che
un fiume di caldissima sborra le inondò la gola, come sempre ingoiò
il tutto, raccogliendo con le dita anche quelle poche gocce che le
erano cadute sulle tette. Nulla andava sprecato. Continuò a
succhiarmelo per una decina di minuti, me lo aveva lucidato per bene
ma al tempo stesso anche fatto indurire di nuovo
- Ed ora fammi il culo, lo voglio
sentire tutto dentro, spaccami dai
Si mise a pecorina sul bordo della
vasca e io naturalmente le appoggiai subito la mia cappella davanti
al suo buchetto marrone, che ormai era ben lubrificato e morbido.
Appena sentita la punta della cappella con una botta di rinculo
secco, se lo infilò tutto nel culo fino alle palle
- Ahhhhhhhiiiiiiiiiiiiiiii cazzo,
questo si che è un vero cazzo. Mi sei arrivato fino allo stomaco. Ma
ora fai il tuo dovere ed inculami come sai fare solo tu. dai, dai non
ti fermare
Parlava, mugolava e si muoveva avanti
ed indietro come uno stantuffo. Io non dovevo far molto, faceva tutto
da sola se lo infilava e lo sfilava a suo piacimento e pronunciava
frasi sconnesse.
Le presi le tette e cominciai a
strizzare i capezzoli, facendole male. Ma il tutto le dava solo
ulteriore piacere.
Preso dalla foga cominciai anch’io a
pomparla sempre di più, sentivo le mie palle sbattere sulle sue
chiappe, il calore del suo sfintere e le contrazioni che avvolgevano
completamente il mio cazzo come in una morsa.
Justine stava sempre a guardare, mentre
lei cominciava ad urlare
- Dai rompimi il culo, brutto porco,
spaccamelo tutto, sono la tua troia, daiiiii, non ti fermare, fammelo
sentire tutto dentro il culo
Mentre urlava sentii suonare il
campanello d’ingresso. Proprio ora dovevano venire a rompermi le
palle. Chissà chi era il rompicoglioni che stava interrompendo la
mia fantastica inculata.
Justine scomparve subito e andò ad
aprire la porta, due secondi dopo davanti a noi un'altra Cinzia che
appena mi vide cominciò ad urlare come una matta
- Brutto porco, che cazzo stai facendo?
Mi avevi promesso che non ti saresti scopato nessuna altra donna ed
ora con chi ti trovo? Sei uno stronzo null’altro
Ero completamente basito, non capivo
più nulla. Mi fermai subito dall’inculare quella che pensavo fosse
Cinzia e dissi
- Scusate ma qui mi dovete voi delle
spiegazioni. Chi di voi due è Cinzia? E chi è l’altra? Non è
possibile che in tre ore ti sei clonata! Cazzo voglio capire adesso
ma dove sono capitato, mica sono diventato matto, o forse volete
farmi diventare matto voi due? Non mi muovo da qui finché non mi
avete spiegato tutto, ed anche subito o mi incazzo davvero
Sentendo le mie parole le due Cinzia,
si guardarono e scoppiarono a ridere, si corsero incontro e si
baciarono sulla bocca.
- Cazzo adesso basta, mi dovete delle
spiegazioni o faccio un casino
- Dai non ti arrabbiare, è tutta colpa
mia. Non mi aspettavo certo che Rosaria tornasse dal Medio Oriente in
questi giorni. Siamo due gemelle Cinzia e Rosaria. Io sono Cinzia e
quella che ti stavi inculando è la mia gemella Rosaria, porca ed
affamata di cazzo vero come me. Le avevo raccontato del nostro
incontro nei dettagli, ma non pensavo certo che venisse a Roma così
presto. Hai visto che sorpresa ci ha fatto a tutti e due?
- Potevi anche dirmelo che avevi una
gemella, non mi sarei certo arrabbiato. Ma siete identiche come due
gocce d’acqua, impossibile riconoscervi
- Non è vero – mi disse la vera
Cinzia – abbiamo solo una piccolissima differenza, molto intima che
solo noi due conosciamo, se vuoi ti facciamo vedere. E’ un
piccolissimo neo a forma di cuore sul Monte di Venere e solo chi ci
scopa intimamente sa chi sta facendo godere. Lei è la mia vita,
scopando con lei è come se tu scopassi con me, non sono affatto
gelosa di lei, anzi. Ma tu brutta stronzona potevi anche dirmi che
saresti venuta a Roma in anticipo
- Avevo qualche giorno da recuperare e
ne ho approfittato. Dopo aver sentito quello che mi hai raccontato
non ho resistito, dovevo conoscere Jan prima possibile e farmi
scopare ed inculare a dovere, ma non ho fatto in tempo sei arrivata
prima tu
- Rosaria lavora come capo cabina per
una compagnia aerea mediorientale, e viaggia avanti indietro per il
mondo. Quando può ed ha un momento di tempo viene qui da me e si
rilassa un po’. Vivendo in Medio Oriente sa benissimo che gli
uomini di quelle parti cercano prima di tutto il culo della donna, li
prima ti inculano e poi ti dicono buongiorno. Lei non ha molti amici
da quelle parti, non ama molto gli uomini, infatti quando viene qui
si diverte con Justine, sono molto intime, ma dopo aver ascoltato le
mie parole…il seguito lo conosci da solo
Ora capivo tutto, Justine con il
vibratore che ci guardava e si masturbava all’ossesso. Ma mentre
riflettevo a quanto successo, Cinzia si era spogliata in tutta fretta
e tutta nuda si è infilata in vasca massaggiandomi subito il cazzo
- Ora lo devi dare anche a me, non
credere che inculando Rosaria la tua giornata sia finita. Inoltre
dobbiamo farti vedere il nostro segreto, la nostra piccola differenza
Si misero entrambe a gambe levate
sedute sul bordo della vasca a gambe larghe con le fighe aperte.
Ragazzi che spettacolo, due fighe mostruose con le gambe aperte
davanti ai miei occhi e cosa può succedere in questi casi? Solo una
cosa! Una tremenda erezione
- Vedo che ti facciamo un certo effetto
– disse sorridendo Rosaria
- Ma ora guarda bene il nostro segreto
Dovetti inchinarmi ed avvicinare la
faccia davanti alla figa di ognuna delle due. Che spettacolo, una
ancora sbrodolava a seguito della recente inculata, aveva ancora il
buco del culo dilatato, l’altra fremeva dalla voglia di essere
scopata ed inculata dopo una settimana di mancanza del mio cazzone.
- Lo vedi il piccolo neo che ho io? –
disse Cinzia – ora guarda Rosaria e non lo troverai
- Avete ragione, ma certo che non mi
interessa molto un piccolo neo, di fronte a due fighe sbrodolone come
le vostre non posso certo pensare ad un neo
- Hai ragione – dissero entrambe –
ed allora che aspetti a leccarcele?
Non me lo feci ripetere due volte,
cominciai con Cinzia, mi sentivo in colpa, volevo scusarmi e farla
venire nel modo giusto
Cominciai aprendole le grandi labbra ed
un piccolissimo clito apparve subito, lo scappucciai con due dita e
lo presi tra le labbra, succhiandolo e mordendolo fino a farla
strillare, lei intanto si massaggiava le tette e si strizzava i
capezzoli. Intanto Rosaria cominciò a baciarla sulla bocca, vedevo
le loro lingue arrotolarsi nelle bocca di entrambe. Cazzo veder due
donne così limonare non fece altro che farmelo indurire ancora di
più. Bagnai un dito nei copiosi umori che fuoriuscivano dalla figa
di Cinzia e glielo infilai con un colpo secco nel culo, lo muovevo
ritmicamente insieme alla lingua sul clito e le scopavo la figa con
la lingua
- Cazzo ora ti riconosco, amore mio,
quanto mi sei mancato, dai fammi godere che ne ho proprio bisogno.
Non ti fermare, dai dai, scopami con la lingua e tu Rosaria falle
sentire la tua
Rosaria si staccò da Cinzia, e si mise
dietro a me, si inginocchiò, abbassò la testa e cominciò un
pompino spaventoso. Succhiava quasi volesse staccarmi le palle, che
gonfie di sborra erano diventate dure come il cemento. Succhiava e
tirava, leccala la cappella e il filetto, infilava la lingua
nell’uretra e con le mani massaggiava ritmicamente il cazzo e le
palle. Da brava troiona coma Cinzia, si insalivò due dita ed in un
sol colpo me le infilò nel buco del culo
- Cazzo fai piano, io non sono abituato
a prenderlo nel culo come te
- Lo so che ti piace, Cinzia mi ha
raccontato
- Cazzo Cinzia, ma non possiamo aver un
segreto noi due
- Rosaria ed io siamo un tutt’uno
perciò zitto lasciala fare e pensa solo a farmi godere
Continuava a ravanarmi il culo
arrivando a stimolarmi la prostata ed a succhiarmi la cappella. Io
così’ stimolato cominciai ad avere le prime avvisaglie della mia
prossima immensa sborrata ed aumentai il ritmo su Cinzia, in modo da
farla venire insieme a me
- Dai amore mio, non ti fermare, dai
che vengo, dai che ci sono, mammmmmmaaaaaaaaaaa ahhhhhhhhhhh
porcoooooooo, dai dai dai che vengo, vengoooooooooooo,
siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Anche Rosaria sentendo la gemella che
stava venendo aumentò il suo ritmo sia nel mio culo che succhiando
il cazzo ormai scomparso nella sua gola
- Ohhhhhhh sto venendo anch’io
Non ebbi modo di finire la frase che mi
ritrovai le bocche di entrambi davanti al mio cazzo, pronte ad
accogliere il caldo nettare che stavo per spruzzare. Venni con un
fiume di caldissima sborra che si contesero fino all’ultima goccia.
Pi si scambiarono un bacio libidinoso leccandosi con voluttà le
labbra e quelle poche gocce di sborra ancora non inghiottite. Ragazzi
che libidine, mai avevo provato un’esperienza così intensa con due
donne. Le ragazze caraibiche sono calde e porche,ma queste due non
avevano rivali. Naturalmente il tutto fu osservato da dietro l’angolo
da Justine che si masturbava in continuazione, con l’approvazione
tacita delle due sorelle. Non sono riuscito a contare quante volte
sia venuta.
Mi diedero, tutte e due, un bacio
libidinoso sulla bocca e ancora una volta assaggiai il gusto della
mia sborra appena scaricata dentro la gola di una donna.
- Ed ora lo stesso servizio tocca a me-
disse Rosaria – non ti credere di scamparla
Ricominciò tutto daccapo ma soltanto
invertendo i ruoli, leccavo Rosaria e Cinzia mi stantuffava il cazzo
ed il buco del culo, solo che questa volta invece delle dita mi
infilò un piccolissimo vibratore nel culo. La cosa mi fece venire
subito senza arrivare con Rosaria
- Questo te lo sei meritato visto che
ti sei inculato mia sorella senza che io lo sapessi
Mi avevano completamente prosciugato,
non aveva più una goccia di sborra nei coglioni, mi avevano
succhiato anche l’anima.
Ci rilassammo nella vasca idromassaggio
per circa un paio d’ore, finché non venne Justine a dirci che la
cena era pronta
Naturalmente mezzi nudi, ormai non ci
facevo più caso se Justine vedeva il mio cazzo al vento, andammo a
cena.
Ottima cena e poi tutti a letto, non
certo a dormire, ma a distruggersi a scopare ed inculare quelle due
stupende fighe
Dopo cena mi portarono in camera di
Cinzia, finalmente avevo la possibilità di provare quell’enorme
lettone rotondo. Cominciarono loro due a baciarsi voluttuosamente,
lasciandomi da parte, mi chiesero solo di guardare all’inizio,
volevano scaldarsi tra di loro e poi farsi scopare ed inculare una
per volta.
L’atmosfera della stanza era
veramente idilliaca, luci soffuse color rosa pallido, profumi
inebrianti ed ancora una volta sul grande schermo tv una coppia che
stava scopando da pazzi
Non mi resi conto subito, ma poco dopo
realizzai che quei due del film eravamo io e Cinzia.
- Cazzo ma quando mi hai ripreso? Non
me ne sono accorto
- Non ti preoccupare e rilassati, che
poi ti devi impegnare molto con noi due
Vedermi scopare ed inculare Cinzia in
tutte le posizioni non fece altro che farmi raddrizzare ancora una
volta il cazzo. Cominciai a menarmelo, vedendo le due che si
struggevano in un profondo 69.
Cinzia stava sopra la sorella e le
leccava la figa, mentre Rosaria spalle sul letto leccava il buco del
culo di Cinzia aprendole per bene le cosce per farmi vedere bene gli
umori che colavano dalla sua figa
- Dai vieni qui e faccelo sentire –
mi disse Cinzia –
- Certo amore mio, ti sfondo il culo
non ti preoccupare, tranquilla che lo sentirai per bene
Rosaria continuava a leccarle la figa
che ormai era una vera fontana, lei si beveva tutti gli umori e con
un dito le trapassava la figa, appoggiai la cappella al buco del culo
di Cinzia e lentamente lo infilai tutto nel culo, ormai entrava senza
problemi era tutto un lago, la figa il culo, non si capiva più
nulla. Rosaria mi leccava e mordeva le palle mentre mi stavo
inculando la sorella. Cinzia leccava la figa ed il culo di Rosaria e
cominciò a penetrarla con un doppio vibratore nel culo e nella figa.
Cominciarono ad urlare il loro piacere
emettendo gridi disumani, chiedendomi di incularle tutte e due
Cinzia cominciò a dimenarsi sempre di
più, urlava
- Dai fottimi il culo, spaccamelo e tu
leccagli le palle e infilagli un vibratore nel culo, che lo facciamo
venire cubito dai, dai…. Oh si, si, siiiiiiiiiiiiiiii, vengo
vengoooooooooooooo
- Dai dai Cinzia aumenta la velocità
che vengo anch’io, dai dai, oddiooooooooooooooo, vengo
vengoooooooooo
Vennero insieme essendo inculata dal
mio cazzone e l’altra con due vibratori che ruotavano all’impazzata
nel culo e nella figa. Naturalmente venni anch’io scaricando
un’enorme quantità di sborra nelle viscere della mia donna,
naturalmente Rosaria leccò tutto quello che usciva dal culo di
Cinzia non facendone cadere una sola goccia, e poi ancora una volta
si baciarono con passione
Mi fecero stendere sul letto per farmi
riprendere e fare intostare ancora una volta il mio cazzo, che era
stato sottoposto ad un tour de force quella sera. Tutte e due
cominciarono a leccarmi, chi i capezzoli, chi la lingua, poi
passarono entrambe a succhiare la cappella, se la passavano come
fosse un cono gelato, facevano a gara chi succhiava più forte o chi
riusciva a farlo drizzare per prima.
Naturalmente quando una lo aveva tutto
in bocca l’altra mi succhiava i coglioni. Come si fa a non farlo
drizzare, anche il cazzo di una mummia si riavrebbe con un simile
trattamento
Rosaria per scusarsi con Cinzia le
disse
- Voglio vedervi scopare come due
pazzi, io devo farmi perdonare da te, tanto se non stasera domani mi
prendo anch’io la mia razione
- Ok, tanto ho già capito come finirà-
disse sorridendo tra le labbra
Avevo il cazzo che cominciava a farmi
male, da quanto avevo scopato ed inculato quella sera, ma Cinzia non
voleva sentire ragioni.
Mi buttò con le spalle sul letto,
continuò a succhiarmelo con voracità, finché non fu dritto come un
asta di bandiera. Si alzò e si mise cavalcioni su di me. Si abbassò
guardandomi negli occhi e con un sol colpo se l’infilò tutto
dentro la figa. Aveva una figa caldissima, sbrodolante e avvincente,
cominciò a cavalcarmi baciandomi con passione. Il mio cazzone
avviluppato e stretto dai muscoli vaginali si intostava sempre di
più. Rosaria non restò certo a guardare, si alzò dal letto e
scomparve per riapparire dopo pochi secondi con uno strap on che mise
subito in bocca alla sorella. Cinzia cominciò subito a succhiarlo in
modo molto voglioso. Quando lo ebbe ben insalivato, Rosaria le si
piazzò dietro, le alzò il culo, appoggiò la cappella di gomma la
buco del culo della sorella ed con un secco colpo di reni gli ha
infilato il fallo di gomma nel culo.
Anch’io ho avuto un sussulto,
sentendo quel cazzone che si strofinava contro il mio, solo un
sottilissimo lembo di pelle separava i due cazzi, quello mio e quello
di gomma.
- Brutta troia, lo sapevo che mi
avresti inculata, ma dai muoviti, fammi godere ancora di più
Rosaria rideva soddisfatta inculandosi
la sorella mantenendo il mio stesso ritmo. Avevo già fatto delle DP
con mio fratello ad alcune nostre amiche, ma era la prima volta che
provavo con un cazzo finto ed in special modo con due donne. Quel
cazzone di gomma non si afflosciava mai, era sempre duro e strofinava
la parete dello sfintere di Cinzia ed allo stesso tempo anche il mio
cazzone.
Stantuffammo Cinzia con un ritmo sempre
più veloce portandola ad un godimento che pensavo fosse svenuta per
l’urlo che fece seguito da un silenzio totale. Venni anch’io, per
l’ennesima volta, insieme a lei . naturalmente Rosaria non era
molto soddisfatta, ma disse che si sarebbe rifatta il giorno dopo.
Ci addormentammo tutti e tre
abbracciati insieme nello stesso letto, sfiniti ma appagati. Tutto
avrei pensato tranne che passare un sabato in quel modo. Che
piacevole sorpresa!
Dormimmo profondamente fino a tarda
mattinata, dovevamo recuperare le forze. Ci avevamo dato dentro di
brutto, non so quante volte sono venute le ragazze, ma io non avevo
sicuramente più la forza di venire quella sera.
Quando mi svegliai il giorno dopo,
avevo solo Rosaria completamente nuda vicino a me. Cinzia forse era
andata a far colazione o la doccia.
Restai a letto cercando di non far
rumore per non svegliare Rosaria, ma appena mi sentì muovere, mi
disse:
- Ben svegliato, spero che hai dormito
bene e recuperato le forze, perché oggi tocca a me.
Non finì nemmeno di parlare che già
aveva il mio cazzo in bocca, cominciò a massaggiarmelo e a
succhiarmi le palle finché non si drizzò per bene. Quando fu
soddisfatta della mia erezione si mise a pecorina e senza titubanza
disse
- Ora scopami ed inculami
alternativamente e fammi venire sia di culo che di figa
- Ma Cinzia?
- Cinzia è d’accordo, muoviti o te
lo stacco a morsi
Mi porsi dietro lei e appoggiai il mio
uccello davanti alla sua figa che già colava umori fino al culo e
lungo le gambe, appena sentita la cappella vicino alla figa con un
sol colpo, come da consuetudine familiare, se l’infilò tutto in
figa
- Cazzo, ha ragione Cinzia a non
volerti dividere con nessuno, e dove si trova un cazzone così?
Difficilissimo. Dai muoviti e scopami per bene la figa, ma mi
raccomando non venire, fai venire me e poi alterna una scopata ad
un’inculata. Datti da fare
- Se è questo quello che vuoi ti
accontento.
Cominciai a scoparla con tutte le forze
che avevo, levai il cazzo ben lubrificato dalla figa e lo spinsi con
forza fino alle palle nel culo di Rosaria che strillò per il dolore
provato. Ma durò ben poco, il dolore cominciò a diventare ben
presto piacere, e poi ancora nella figa e poi ancora nel culo. Tutto
questo per svariate volte finché non cominciò ad urlare:
- Porco, porco scopami, inculami come
solo tu sai fare, dai fammi venire ancora una volta, dai, daiiiii, si
vengo, vengoooooooooooooo, oddio ti prego basta non ne posso più.
Sentendo la sorella urlare il quel modo
venne anche Cinzia a veder quello che succedeva. Vedendo il tutto si
mise sotto la sorella e cominciò a leccarle la figa mentre io la
inculavo
- Si dai, fammi venire anche tu, dai,
daiiiiii mi fate morire dai scopatemi tutta, fatemi morire,daiiiiii.
Cambiammo posizione e questa volta
toccò a Rosaria la DP. Mi misi steso sul letto con le spalle sul
materasso, ormai il mio cazzo era rosso fuoco ma sempre duro come
l’acciaio. Rosario si impalò con il mio cazzo tutto nel profondo
del culo e Cinzia con il suo enorme strap on le alzò le gambe sopra
le sue spalle e gli ficcò il cazzone di gomma tutto dentro figa
- Maiali mi sfondate, mi state
spaccando, ma non fermatevi, dai scopatemi, inculatemi fatemeli
sentire questi cazzoni nel culo, nella figa, dai, dai che vengo
ancora una volta, dai siiiiiiiiiii, vengo vengooooooooooooooooo.
Venni anch’io alla fine scaricando
per l’ennesima volta un fiume di sborra caldissima nel culo di
Rosaria, che Cinzia ebbe cura a sua volta di non far cadere. Notai
per l’ennesima volta Justine dietro l’angolo che ci spiava e si
masturbava come una folle ninfomane.
- Ragazzi che scopate ed inculate, ora
capisco perché non lo vuoi dividere con nessuno il tuo Jan.
- Certo, ma ora visto che ti sei
scopata ed inculato mia sorella io mi divertirò con tuo fratello
quando verrà a Roma.
- Hai un fratello? – domandò Rosaria
molto incuriosita.
- Sì, ho un fratello che fa il modello
ed una sorella che vive ai Caraibi. Mia sorella è stata varie volte
Miss Caraibi, è una donna veramente molto molto bella. Un giorno ve
la farò conoscere.
- Ma non mi avevi detto di aver una
sorella, stamattina mi hai detto di tuo fratello e di tua cugina, ma
non di tua sorella, perché?
- E tu perché non mi hai detto nulla
della tua gemella porcellina?
Ci guardammo tutti e tre e scoppiammo a
ridere.
Era quasi l’ora di pranzo, mangiammo
e ci mettemmo a letto per riposarci un po’, ma complice un po’ la
stanchezza ed il caldo del periodo, crollammo addormentati tutti nudi
uno vicino all’altro. Pensavamo di farci ancora una bella scopata a
tre, ma il sonno vinse la battaglia su di noi.
Mi risvegliai e serata avanzata, dovevo
assolutamente andare a casa, l’indomani avevo una importante
riunione con il mio Ambasciatore a cui non potevo mancare.
Svegliai Cinzia, mentre Rosaria dormiva
ancora profondamente, le dissi ciò che dovevo fare e le diedi un
bacio profondissimo con la lingua. Molto dispiaciuta ma stremata si
girò dall’altra parte, abbracciò la sorella toccandole i
capezzoli ancora dritti e si riaddormentò.
Mi rivestii ed uscii in punta di piedi
dalla stanza
Andando verso la porta per uscire
incontrai Justine che sorridendo mi disse:
- Complimenti Jan, hai un bel martello
li sotto, non ne avevo ancora visti di così grossi e lunghi –
dicendo queste parole si passava la lingua sulle labbra
- Ma non ti piacciono solo le donne
Justine, o mi sbaglio?
- Si certo, ma i gusti si possono
sempre cambiare o no?
- Certamente, scusami ma devo andar via
ora
Justine mi accompagnò alla porta e con
un sorrisetto sornione mi disse:
- Spero di rivederti presto Jan. Ciao!
- Ciao Justine, anche tu porcellina eh!
Chiusi la porta di casa alle mie spalle
ed andai a casa a dormire.
Ci furono molti sviluppi dopo questo
incontro, ma queste sono altre storie che presto vi racconterò.
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