Ci addormentammo sfiniti e dormimmo profondamente tutta la notte sulle chaise longue, senza nemmeno toccare un letto.
Non fu scomodo, a dire il vero non mi
accorsi nemmeno di dormire, caddi in un sonno talmente profondo che
non mi resi conto di nulla, Cinzia mi aveva veramente succhiato e
spremuto fino al midollo.
Mi svegliai al mattino, non rendendomi
subito conto di dove ero, capii subito vedendo il posto. Ma Cinzia
non era vicino a me, pensai fosse andata a fare colazione, o la
doccia.
Mi alzai per cercarla, la chiamai, ma
nessuna risposta. Cercai nella stanza attigua ma non c'era, continuai
a chiamarla, ma non rispondeva, sentivo solo dei gemiti provenire da
una stanza attigua ed una specie di ronzio, ma non capivo bene cosa
fosse.
Poiché come ho detto in precedenza non
ci sono porte in casa, i rumori si sentono ben distinti e subito, mi
avvicinai perciò alla stanza da dove sentivo quei gemiti e rimasi
senza parole.
La grande porcona se ne stava seduta
sul suo sybian e si stava trastullando il buco del culo con
l'attrezzo alla massima potenza.
Godeva come una matta, si mordeva le
labbra e si succhiava i capezzoli alternando uno e l'altro.
Saltava su e giù come una cavalla
impazzita, con gli occhi chiusi, godeva in silenzio, e come godeva,
si vedeva bene dalle smorfie del suo viso.
Appena mi vede esclama sorpresa
- Ma sei qui, ben svegliato. Ti ho
lasciato dormire visto che non c'era verso di svegliarti, ti ho
passato anche la mia figa sbrodolosa davanti al naso, ma tu niente,
hai continuato a dormire. Ed allora ho pensato di far qualcosa da s..
ahhhh oddio, com'e forteeee, sto venendo, oddiooo vengo vengo…
Rimasi lì a godermi la scena, con un
cazzo finto e bello grosso nel culo che vibrava a tutta velocità
mentre lei si stringeva le tette ed, ora che ero sveglio, urlava come
un ossesso il suo godimento.
Alla vista di tutto ciò naturalmente
il mio cazzo prese subito vigore, non si può restare insensibili a
tale bellezza, veder una donna che gode con il culo è qualcosa di
veramente eccitante
- Cazzo, vieni qui muoviti, fammelo
succhiare tutto, non star lì impalato come uno scemo.
Mi avvicinai ed appena a tiro di bocca
se lo infilò tutto in gola, cominciando un andirivieni che me lo
fece diventare subito viola.
- Oggi, voglio scoparti come dico io,
tutto il giorno e tu non dovrai assolutamente negarmi nulla.
- Certo, certo. Nessun problema - le
dissi - ma stasera devo assolutamente rientrare a casa mia, domani
mattina ho un volo per la Scandinavia e non posso assolutamente
perderlo
- maggior ragione per cui oggi mi devi
scopare fino allo sfinimento. Ma quando torni, quanti giorni starai
via - mi chiese con aria molto preoccupata, mentre continuava a
cavalcare il suo sybian.
- penso una settimana, non meno, devo
risolvere alcuni problemi familiari, mio fratello è già là e
stanno aspettando solo me
Riuscivo a parlare con grande
difficoltà, perché mi stava ciucciando il cazzo come una ventosa,
con la mano destra mi massaggiava le palle che erano ormai diventate
gonfie e con la sinistra mi sfregava il buco del culo.
- Ah si, una settimana, ora te la
faccio pagare io la settimana
Non feci in tempo a rendermi conto di
quello che aveva detto che mi sentii trapanare il buco del culo da
due dita, che aveva ben lubrificato sulla sua figa ormai grondante di
umori.
- Ecco cosa ti meriti, brutto stronzo,
mi hai appena conosciuta e già te ne vai a scopare con qualche
zoccola scandinava, ed a me nulla per una settimana
Mentre parlava, muoveva le due dita nel
mio culo con una tale maestria, toccando il fondo della mia prostata
che in pochissimo tempo mi portò all'apice del piacere
Accortasi che stavo venendo continuò
il massaggio sempre più velocemente e allo stesso tempo aumento
anche la velocità del suo sybian.
- Oddio mi fai venire - fui capace di
sussurrare - vengooo - anch'io vengooo, oddio si dai riempimi la gola
di sborra calda. Daiii
Solo a sentire queste parole un fiume
caldissimo di sborra eruttò dal mio cazzo nel più profondo della
sua gola, schizzai forse sei o sette volte e come sempre non una
goccia andò sprecata. Cinzia da brava succhiatrice e porcona ingoiò
il tutto senza battere ciglio.
Continuò a gemere e sussultare ancora
per qualche minuto, finché non azzerò la velocità del sybian. Si
alzò e vidi un cazzo di gomma di almeno 25 cm. Se l'era infilato
tutto nel culo.
Questo era stato il buongiorno e una
calda bevuta di sborra direttamente nel profondo della gola la sua
prima colazione.
- Adesso facciamo una doccia insieme,
colazione abbondante e poi scopiamo tutto il giorno. Voglio che mi
inculi fino a non farmi camminare per tutta la settimana. tanto avevo
già deciso di non andare al lavoro domani, poi torna Justine dalle
vacanze e devo farle fare un po' di cose e voglio esser a casa. Ti va
bene in programma della giornata?
- Ok tutto ok, basta che mi lasci un
po' di forze per tornare a casa mia stasera, devo preparare la
valigia e capire cosa mettermi, è da venerdì sera che son nudo qui
con te, non so nemmeno dove sono finiti i miei vestiti
- e a cosa ti servono i vestiti se sei
qui da me? Mica vorrai star in giro per casa vestito?
- No, no, va benissimo così - replicai
- tanto siamo io e te, non c'e' nessun problema.
- Anche se ci fosse stata Justine, non
ci sarebbero stati problemi, lei è abituata a vedermi girare nuda
per casa, e poi tranquillo non correresti nessun pericolo, il tuo
fratellino sarebbe al sicuro, a lei piacciono solo le femminucce, i
maschietti le fanno paura, specialmente quelli che hanno un cazzo
come il tuo.
Cominciai a capire qualcosa sulle cose
strane che avevo visto in TV, sui vari giochini erotici che stavano
nell'altra stanza.
- Ma tanto tanto tu e Justine...
- ma che cazzo dici? a me piace il
cazzo e pure tanto, mi sembra di avertelo dimostrato o no? Justine mi
aiuta solo quando faccio il bagno, mi lava la schiena, si masturba
con un vibratore piccolissimo anche se le piacerebbe alla follia che
la leccassi, ma a me non interessa molto, non è il mio tipo
Questa affermazione "non è il mio
tipo" mi ha lasciato molti dubbi su quanto detto da Cinzia, ma
lasciai cadere l'argomento. Se avessi continuato a frequentarla, cosa
che pensavo seriamente di fare, avrei capito e scoperto di persona
dov'era la verità.
- Dai non parliamo di Justine, andiamo
a far la doccia.
Mi prese per il cazzo che ancora era
duro e gocciolante e mi portò in sala da bagno. Altro non si poteva
chiamare che sala da bagno
C'era una doccia doppia con due sedili,
e vari getti per l'idromassaggio, sul soffitto non c'era il solito
soffione ma una serie di ugelli da dove scendeva acqua polverizzata
colorata da un serie di led che cambiavano colore, lei diceva per
l'idrocolorterapia.
Fatto sta che appena entrammo in
doccia, una pioggia finissima tropicale calda e colorata colpì i
nostri corpi, prese un guanto e cominciò ad insaponarmi dappertutto.
Strofinava il suo corpo sul mio, le sue
tette sode si strofinavano sul mio petto ed i suoi capezzoli
cominciavano a rifarsi duri, con la lingua mi ravanava la gola e
succhiava talmente forte che sembrava la volesse staccare.
Si gira e con le chiappe comincia un
movimento talmente lento e sensuale sul mio cazzo che subito cominciò
ad indurirsi.
Con le mani mi lavava e strofinava il
cazzo con un guanto di crine, che pensavo provocasse dolore, invece
ebbe un effetto indurente sul mio cazzo
- Son brava a lavarti eh. Ti piace il
mio culetto? lo senti com'è sodo? dai insaponami anche tu!
Non me lo feci certo ripetere, presi un
altro guanto e cominciai ad insaponarla per bene, prima sulle tette,
poi pian piano il ventre ed infine sulla figa che era un lago di
umori, l'acqua non riusciva a portarli via per quanti ne
fuoriuscivano dalla sua figa bollente.
Ci baciammo con una tale passione che
mi girava la testa, eravamo avvinghiati come due corde e ci
stuzzicavamo all'inverosimile.
- Cazzo quanto mi piaci, e chi ci
sperava di incontrarti l'altra sera. pensavo di trovare solo il
solito branco di lupi affamati ed invece ho trovato te, amore mio,
non ti mollo più, e tu non far lo stronzo con nessun altra perché
te lo taglio, poi voglio veder come fai.
- Ma sei matta, ma che dici?
- Non te lo taglierei mai, mica sono
pazza, ora che l'ho trovato non potrei più farne a meno. Ma tu fai
il bravo mi raccomando, promettimelo
- ok, promesso!
Mi guardò, mi sorrise e fece cadere
per caso il guanto di crine sul fondo della doccia.
Si inchinò per raccoglierlo e una
splendida visione apparve ai miei occhi, il suo buco del culo era
ancora talmente aperto che mi invitata a sfondarlo immediatamente.
Avvicinai la cappella al suo bottoncino
marrone e con un solo colpo infilai tutto il cazzo nel suo culo
ancora fremente e caldo
- Oddio, sei pazzo, così mi spacchi,
ma va benissimo così, mi devi spaccare il culo, devo sentirlo fino
nello stomaco, ma fai piano a muoverti che è veramente tosto e
fermati quando te lo chiedo non fare coma la solito
Ormai la storiella era vecchia, avevo
capito più di una volta che quando mi diceva di far piano era il
momento che dovevo darci dentro al massimo.
- Ti piace eh porcone, ti piace
prenderlo nel culo vero?
- Oddio si, si, si, si fammelo sentire
tutto daiiiii muoviti, non ti fermare
Con una mano comincia a strizzarle i
capezzoli che erano diventati d'acciaio e con l'altra le stringevo il
clitoride fino a farle male
Che inculata ragazzi, il suo culo era
ormai talmente abituato a prender il mio cazzo duro che sembrava
modellarsi intorno
- Piano, piano, fermati un momento
fammi riprender fiato, sto scomoda e poi me lo sento che mi sfonda lo
stomaco
- certo, certo aspetta che mi fermo
anch'io
Così dicendo, sapevo bene cosa fare,
aumentai il ritmo delle mie spinte nel suo culo che sentivo bollente
e stringevo sempre più forte i capezzoli
- cazzo, ho detto fermati, mi fai
malee, porcoooo, daii non ti fermare, fammi venire, dai spaccami il
culo, dai più forte più forte, ohhh si si si si dai vengo, vengo
vengooooooooo…
Quando una donna urla in questo modo e
si muove da sola dentro e fuori dal tuo cazzo in tensione massima, io
stavo completamente fermo era lei che muoveva i giochi entrava ed
usciva a suo piacimento dal mio cazzo, puoi far tutto ma non riesci a
resistere a lungo venni anch'io ancora una volta copiosamente nel suo
culo
- dai che ti sento venire, inondami di
calda sborra l'intestino daiii…
era completamente fuori di testa,
urlava e si dimenava che non riuscivo a tenerla ferma. Non so quanti
orgasmi ebbe sotto la doccia, alla fine quando si calmò, si girò,
me lo prese in mano, lo lavò per bene con un profumatissimo bagno
doccia e lo fece di nuovo sparire nella sua gola profonda
- Non ti preoccupare, non ti faccio
venire un'altra volta, voglio solo leccarlo e gustarmelo un pochino.
Intanto con l'altra mano si stava
facendo in ditalino spaventoso, vedevo le grandi labbra rosso fuoco,
stirate al massimo dalla tensione e dal piacere che non smetteva di
invadere il suo corpo. Lo tenne in bocca succhiandolo, mordendolo e
strizzandolo tra le labbra come poche donne sanno fare.
certo che le donne italiane del Sud
sono veramente calde, non ne avevo ancora conosciute come lei.
Finimmo di farci la doccia continuando
a baciarci e stuzzicarci
Era quasi mezzogiorno, non mi ero
accorto di come era passata la mattina.
Uscimmo dalla doccia e mi diede un
accappatoio rosa, dicendomi che non ne aveva di maschili in casa,
vivendo ci solo donne non aveva certo indumenti maschili a
disposizione.
Che fare?
Mi sentii un po' ridicolo, ma non avevo
scelta.
Mi prese per mano e mi portò al piano
inferiore, andammo in cucina per mangiare qualcosa.
Solo allora mi resi conto della
grandezza della casa, era veramente enorme.
In mezzo alla cucina c'era un tavolo di
legno massello molto grande, tirò fuori dal frigo veramente
l'impensabile e mi disse:
- Amore mio devi mangiare e recuperare
calorie, ti voglio in forze oggi pomeriggio altrimenti come farai a
scoparmi e ad incularmi a dovere?
Mangiammo ed appena finito, lasciò
tutto sul tavolo senza sparecchiare.
- Tanto domani c'e' Justine che mette
tutto a posto, ora vieni qui…
Si aprì l'accappatoio e si mise seduta
sul tavolo, apri le gambe e mi disse con voce autoritaria:
- ora leccamela fino a farmi venire, è
solo tua!
Si sdraiò con la schiena sul tavolo,
appoggiò i piedi e allargò le gambe.
Cominciai a baciarle lentamente le
cosce, poi piano piano allargai le grandi labbra e con la punta delle
lingua facevo dei grandi cerchi intorno alla sua apertura che si
stava gonfiando sempre di più. Il suo clito sembrava un piccolo
cazzetto, era diventato lungo e rigido, forse tre centimetri. Lo
presi tra le labbra e cominciai a morderlo stirandolo tra i denti
- Amore mio ma sei proprio bravo con la
lingua, ma tanto tanto porco. Chissà quante donne avrai fatto godere
così. Dai continua così che mi mandi in visibilio
Continuai a leccarle la figa,
alternando delle leccate profonde a delle penetrazioni con la lingua
e con le dita.
Le mie dita erano ormai in un lago di
umori, ne approfittai per inumidirle per bene ed intanto cominciai a
leccarle il monte di venere, per poi passare al buco del culo che
talvolta penetravo anche con la lingua.
- Porco, porco continua così che mi
fai venire
A quel punto appoggiai il medio nel suo
secondo canale e l'indice davanti alla figa continuando a leccarla
Lei intanto si strizzava le tette ed i
capezzoli, talvolta se li leccava e mordeva fino a lasciarci i segni
dei denti.
Con un colpo secco infilai entrambe le
dita, una nel culo l'altra nella figa, oramai erano un tutt'uno
separate solo da un sottilissimo lembo di pelle.
- Porco, porco, dai che mi piace, dai
ancora, dai dai che vengo, oddiooo vengooooooo
Venne spruzzandomi in faccia una
quantità di umori freschi e profumati che mi lavarono tutta la
faccia.
Mi è sempre piaciuto far godere una
donna, ma con Cinzia era un qualcosa di veramente straordinario ed
appagante.
Aveva il viso paonazzo, sconvolto ma
non voleva assolutamente smettere
- Ora tocca a me - si alzò dal tavolo
si mise in ginocchio davanti a me, lo prese in bocca e cominciò a
succhiarlo.
Non che avessi bisogno di farlo
intostare, era già duro di per se, ma lo volevo ben duro per poterlo
metter in mezzo alle tette e farmi una spagnola con bocchino come
poche volte aveva fatto.
Lo mise in mezzo alle tette e cominciò
un su e giù da paura, appena la cappella arrivava all'altezza della
sua bocca la ingoiava tutta risucchiando quando usciva.
Penso di aver avuto poche volte un
cazzo così duro ed in tiro. Cinzia era proprio una gran maestra.
Mi portò ad una tale eccitazione che
cominciai ad ansimare, capì che se continuava così in men che non
si dica mi avrebbe fatto venire.
Si alzò, si mise a pecorina distesa
sul tavolo e molto semplicemente disse:
- Scopami, fammi godere!
La presi da dietro con un sol colpo il
mio cazzo entrò nella sua figa, sembrava un coltello rovente dentro
un panino di burro. Cominciai a sbatterla prima piano, poi sempre più
forte, sentivo i miei coglioni che sbattevano sulle sue chiappe ad
ogni entrata.
Decisi di scoparle anche il culo, lo
feci uscire dalla figa ed in un sol colpo glielo misi tutto nel culo.
Un urlo squarciò la stanza:
- Che cazzo grosso hai, mi sventri!
pensai che era il momento di farla
venire per bene, la scopavo alternativamente nel culo ed in figa, non
le davo il tempo di accorgersi dove l'avesse che avevo già cambiato
posizione.
La sentivo gemere sotto i miei poderosi
colpi, ero venuto da poco ed ora avevo bisogno di un po' di tempo
prima di venire un'altra volta, ma il mio cazzo era ben tosto e
dritto
- Dai dai, così mi piace, non ti
fermare, spaccami a metà, dai rompini il culo e la figa, daiii più
forte, dai vengo, vengooooo…
Venne facendo cadere sul pavimento un
lago di umori, urlava come una matta, ma ormai non ci facevo più
caso, se non interessava a lei non farsi sentire dai vicini, che
viveva in quella casa, io certo non avevo problemi.
Continuai a scoparla per circa mezz'ora
trattenendomi varie volte dal venire, volevo veramente levarle ogni
voglia. La scopavo incessantemente nel culo ed in figa. Aveva
entrambi i buchi allargati e rossi come un peperone, ma mai mi ha
chiesto di smettere.
Non so quante volte sia venuta, ho
perso il conto degli orgasmi che ha avuto
Alla fine quando sentii la carica che
aumentava in me, la alzai dal tavolo e da in piedi la presi e la
rovesciai in modo da far un 69 in piedi.
Avevo la sua figa incollata alla mia
lingua ed il mio cazzo nella sua bocca.
Capì subito come tenersi e strinse le
gambe intorno al mio collo, con le braccia si puntò sulle mie gambe
e cominciò a succhiarmi il cazzo in maniera voluttuosa.
la leccavo e la penetravo profondamente
nelle figa e nel culo con la lingua, mentre lei mi succhiava, mordeva
e stirava il cazzo ormai pronto all'esplosione
- non ce la faccio più, vengo ancora
una volta vengoooooo!
Un'altra scarica di caldi umori lavò
la mia faccia
a quel punto non fui capace di
trattenermi ed anch'io sborrai abbondantemente nella sua bocca.
La rimisi in piedi e ci baciammo con
forte trasporto
- Ti amo, amore mio, non voglio
perderti - mi sussurrò in un orecchio - non mi tradire mai, non lo
accetterei. non so cosa farei se sapessi che mi hai tradito!
- e chi mi darebbe la forza di
tradirti, mi strizzi come una centrifuga!
- Stronzo, lo vedi che sei uno stronzo,
invece di rassicurarmi dici che ti distruggo. Ma a me piaci troppo
anche così.
Ci riposammo un po', mangiammo qualcosa
per riprendere le forze e nelle prime ore del pomeriggio mi disse:
- Ti faccio vedere la casa, ti va?
- Certo, almeno vedo se hai una camera
da letto, non si sa mai, riuscissi a scoparti una volta su un letto
- Allora dai, sbrighiamoci!
Mi portò in giro per la casa, come
sempre tutta senza porte, enorme tantissime camere, svariati letti,
arredata con molto gusto e delicatezza
mi fece vedere la camera di Justine,
non molto lontano dalla sua e poi mi portò nella sua. Al centro
c'era un letto rotondo enorme, molto particolare.
Sulle pareti delle foto di donna
completamente nuda, molto arrapanti, e un maxi schermo sulla parete
di fondo.
- Qui guardo i miei film preferiti
- E qui scopi con chi ti va a genio?
- No caro mio, è da molto tempo che
sono single, te l'ho detto non sono una che la da facilmente. Ma con
te è diverso. Dai vieni non volevi scoparmi su un letto? E'
l'occasione giusta non ti pare?
Abbassò le luci, accese la Tv ed un
filmino di una donna bellissima che si faceva scopare da due uomini
cominciò a scorrere sullo schermo.
Accese un profumatore elettrico ed una
serie di essenze tropicali inondò la stanza.
Cominciò uno spogliarello, aveva solo
l'accappatoio in dosso, così sensuale ed eccitante da far rinvenire
un morto.
Mi buttò sul letto e completamente
nuda si mise a cavalcioni su di me. Sentivo le sue natiche che si
strofinavano sulle mie gambe. Mi prese il cazzo tra le mani e
cominciò a strofinarlo.
Naturalmente lo prese anche in bocca
per farlo intostare per bene e quando fu soddisfatta della rigidità,
con un sol colpo ci si sedette sopra facendola scomparire tutto
dentro la figa
- quanto mi piace quando mi scopi.
Sentirlo tutto dentro che mi riempie mi fa sentire la tua troia.
Ora ti cavalco come dico io, tu stai
fermo faccio tutto io.
Prese dal comodino vicino al letto un
vibratore rosa, se lo infilò in bocca, lo insalivò per bene e poi
se lo spinse tutto dentro il culo fino a farlo sparire completamente.
Lo accese e cominciò la sua cavalcata.
Saranno state le vibrazioni che sentivo
arrivare dalla sottile parete che separava il suo sfintere dalla
figa, saranno state le smorfie di piacere che faceva, anche la mia
eccitazione contribuì, fatto sta che dopo poco cominciai a sentire
il godimento aumentar sempre di più.
Il cazzo era duro come l'acciaio, come
i suoi capezzoli che strizzavo con vigore.
Lei si dimenava come una cavallerizza
impazzita, dentro e fuori urlando farsi sconnesse
- Strizzami le tette, fammi male, dai
che sto per venire, dai, dai, oddiooooo
Venni anch'io insieme a lei in un
momento in cui il cervello di entrambi si annebbiò completamente e
cominciai ad urlare anch'io frasi senza senso
Venimmo insieme in un godimento senza
pari.
Cadde senza forze su di me, credevo
fosse svenuta, ma era solo esausta per tutte le volte che era venuta
quel giorno.
Non ebbe nemmeno la forza di levarsi il
vibratore dal culo, glielo sfilai io e lo spensi. Lo appoggiai sul
comodino e la baciai sul collo.
Si era addormentata come una bambina
stanca dopo aver giocato tutto il giorno.
Dormì profondamente fino al tardo
pomeriggio e quando si risvegliò, io ero pronto ad andare a casa.
Dovevo organizzare la mia partenza per
il giorno successivo
- Già mi lasci? Te ne vai ed io resto
sola?
- Sai quello che devo fare, ma
tranquilla appena sono di ritorno a Roma , ti chiamo e ci vediamo
- Dammi un bacio, amore mio. Ti
aspetterò con ansia. torna presto
Mi accompagnò alla porta e mi diede
ancora un bacio voluttuoso con la lingua, che fece di nuovo scatenare
il mio fratellino. Mi prese la mano e la mise sulla sua figa che
ancora una volta era un laghetto di umori.
- Senti come mi lasci?
- Ora vado via davvero sennò non esco
più!
- Magari!
La salutai con un dolcissimo bacio
sulle labbra con la promessa di chiamarla dalla Scandinavia
l'indomani
- Ciao amore mio, mi mancherai tu e il
tuo fratellino. Tornate presto
Lasciai la casa felice e contento di
aver incontrato una donna come Cinzia; oltre che bella era anche
seducente e poi una gran scopatrice, cosa che proprio non guasta.
Partii l'indomani mattina con un
pensiero fisso: tornare al più presto a Roma e poterla rivedere.
Al mio ritorno successero tante altre
cose che vi racconterò più avanti.
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