lunedì 11 aprile 2016

L'amante


L'amante

Quel giorno avevo una gran voglia di lui, mi ero svegliata con la voglia ed ero talmente eccitata che a scuola mi ero dovuta chiudere in bagno per masturbarmi.

Chi è lui? Lui è il mio amante, l'uomo che a differenza del mio ragazzo mi scopa a dovere.

Il mio fidanzato non ha quasi mai voglia di fare sesso e in più, le rare volte che lo facciamo, non è che si impegni più di tanto.

Per fortuna ho conosciuto Mirko e con lui, il fascino degli uomini maturi e sposati. Lui ha 43 anni e io quasi 19, eccitante no?



Tornando a quel giorno...verso mezzogiorno mi assentai dalla classe per telefonare a Mirko...

"Ciao piccola"

"Ciao, ti disturbo?"

"No no, sono al lavoro ad annoiarmi. Ma tu non sei a scuola?"

"Sì, che palle, ne ho ancora per due ore..."

"Su su, fai la brava bambina e torna in classe, dai".

"Sì,ora rientro...sai, ti stavo pensando..."

"Ah sì? Anche io piccola, io ti penso sempre".

"Davvero?"

"Certo piccola, mi manchi".

"Anche tu, senti, oggi possiamo vederci?"

"Oggi pomeriggio no, ma questa sera sì, ti vengo a prendere alle 8 va bene?"

"Benissimo, a stasera allora"

"A stasera piccola"


Rientrai in classe e già mi eccitavo pensando a cosa avremmo fatto quella sera, so che anche Mirko in quel momento doveva essere eccitato, con il suo bel cazzone duro.
 

Quel pomeriggio decisi come vestirmi per la serata, optai per una gonna corta nera e una maglietta stretta e scollata, poi le autoreggenti nere che a Mirko piacciono e gli stivali. Decisi di non mettere il reggiseno per fargli una sorpresa e di indossare un perizoma microscopico.


Alle 8 in punto Mirko mi squillò sul cellulare, significava che era arrivato.

"Mamma io vado da Elena" dissi a mia madre uscendo e scesi le scale.

Salita in macchina Mirko mi guardò e gli piacque subito il modo in cui ero vestita.

Ci baciammo, Mirko mi tastò le tette, "Non hai il reggiseno?" notò subito, una terza abbondante senza reggiseno si nota...

Mi infilò le mani sotto la gonna e tastò la mia fighetta facendomi bagnare.

"Dai andiamo" dissi io.

Partimmo diretti alla sua seconda casa, dove non c'è mai nessuno, in più è fuori città e non c'è pericolo di essere scoperti.


Appena entrati mi buttai sul divano del salotto e mi sdraiai, Mirko si avvicinò accovacciandosi di fianco a me e mi baciò.

Infilò di nuovo la mano sotto la mia gonna e mi toccò la figa calda, poi spostò il perizoma e si mise a giocare col clitoride. Iniziai a gemere.

"Ti piace qui piccola?"

"Sì, ancora"

"Calma, abbiamo tutta la serata".

Mi tolse il perizoma e me lo mise in bocca, sapendo che mi faceva impazzire.

"Ecco, tienilo in bocca".

Mi allargò le gambe e mi leccò la figa, prese in bocca le piccole labbra succhiandole e leccandole, prese a colpire il clitoride con la punta della lingua mentre i miei gemiti si soffocavano nel perizoma che avevo in bocca.

Mi infilò due dita e mi masturbò, muovendole velocemente avanti e indietro.

"Sei fradicia piccola"

Godevo, il mio ragazzo non era capace di farmi godere così, le dita di Mirko erano grosse, era quasi come avere un bel cazzo dentro.

Mi disse di mettermi a pecora, mi allargò le natiche e leccò il mio buchino, mi infilò la lingua dentro muovendola.

Mi alzai mi tolsi la maglietta, Mirko mi afferrò le tette, prese i capezzoli tra le dita stringendoli, poi li prese in bocca e li succhiò.

Gli slacciai i pantaloni, tirai fuori il suo cazzo durissimo e presi a menarlo mentre lui continuava a leccarmi le tette.

Poi mi tolse il perizoma dalla bocca "Vai giù a succhiarlo" mi disse.

Mi abbassai sul suo pisello gonfio e teso e iniziai a leccarlo dalla base, poi piano salii sull'asta e feci su e giù con la lingua. Arrivata alla cappella la leccai prima solo con la punta della lingua, poi la presi bene in bocca e la succhiai. Mi staccai e andai sulle palle, le leccai bagnandole tutte e le presi in bocca entrambe menando il cazzo con la mano, poi tornai sulla cappella. Aprii bene la bocca e la abbassai prendendo tutto il cazzo fino in gola, mi tolsi e mi abbassai di nuovo ad ingoiarlo, restai ferma qualche istante poi presi a fare su e giù succhiandolo tutto.

Sentivo Mirko godere, i suoi gemiti mi facevano bagnare ancora di più, con una mano gli tenevo le palle e con l'altra mi toccavo la figa.

Dopo averglielo succhiato tutto per bene, ci spostammo in camera da letto.

Mi prese e mi spinse contro il muro, mi alzò una gamba e mi penetrò col suo cazzo duro e grosso. Godevo come una porca, adoro sentire il suo cazzone sbattermi in quel modo.

Dopo un po’ mi prese e mi mise a pecora sul letto, poi mi rimise il cazzo dentro e continuò a scoparmi in quella posizione.

Si tirò fuori e io mi girai per succhiarglielo, mi piace pulirlo quando è sporco dei miei umori, queste sono cose che con il mio ragazzo non posso nemmeno sperare.

Mi stesi sul letto e allargai le gambe, Mirko me le prese e le tirò su per penetrarmi meglio e riprese a scoparmi.

Mi sentivo piena di cazzo e tutta aperta, godevo nel sentire le palle sbattermi sul culo, "Sto per venire" dissi.

Mirko mi sbattè più forte e io mi toccai il clitoride, presto ebbi un orgasmo fortissimo e gridai di piacere.


Ma non era ancora abbastanza per me, dopo essermi ripresa, feci stendere Mirko e gli misi la figa in faccia per fargliela leccare, ero fradicia dall'orgasmo e la sua lingua scivolava perfettamente. Muovevo il bacino sulla sua lingua calda e me la feci entrare dentro.

Mi sedetti sul suo cazzo, lo lasciai entrare dentro di me e iniziai a cavalcarlo, Mirko mi aveva preso le tette in mano e me le teneva accompagnandosi alle mie spinte.

Dopo essermi impalata per un po’ su quel bel cazzone, Mirko volle il mio culo, mi prese e mi mise a pecora, leccò ancora il mio buchino e ci appoggiò la cappella, lo sentii riempirmi il culo poco a poco fino a che non entrò tutto fino alla base.

Mirko è bravissimo a farmi il culo, godo da impazzire quando sento il suo cazzo grosso che mi sfonda dietro e le sue mani sui fianchi che mi spingono verso di lui mentre io mi infilo le dita nella figa.

So che questo fa impazzire anche lui e non può resistere a lungo senza venire, infatti dopo qualche minuto, le sue spinte aumentarono, così come i suoi gemiti e la sua sborra calda mi inondò il culo.


Erano già passate due ore, era rimasto il tempo solo per una sveltina e poi dovetti tornare a casa...peccato, quella sera ho goduto proprio tanto!

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