L'amante
Quel giorno avevo una gran voglia di
lui, mi ero svegliata con la voglia ed ero talmente eccitata che a
scuola mi ero dovuta chiudere in bagno per masturbarmi.
Chi è lui? Lui è il mio amante,
l'uomo che a differenza del mio ragazzo mi scopa a dovere.
Il mio fidanzato non ha quasi mai
voglia di fare sesso e in più, le rare volte che lo facciamo, non è
che si impegni più di tanto.
Per fortuna ho conosciuto Mirko e con
lui, il fascino degli uomini maturi e sposati. Lui ha 43 anni e io
quasi 19, eccitante no?
Tornando a quel giorno...verso
mezzogiorno mi assentai dalla classe per telefonare a Mirko...
"Ciao piccola"
"Ciao, ti disturbo?"
"No no, sono al lavoro ad
annoiarmi. Ma tu non sei a scuola?"
"Sì, che palle, ne ho ancora per
due ore..."
"Su su, fai la brava bambina e
torna in classe, dai".
"Sì,ora rientro...sai, ti stavo
pensando..."
"Ah sì? Anche io piccola, io ti
penso sempre".
"Davvero?"
"Certo piccola, mi manchi".
"Anche tu, senti, oggi possiamo
vederci?"
"Oggi pomeriggio no, ma questa
sera sì, ti vengo a prendere alle 8 va bene?"
"Benissimo, a stasera allora"
"A stasera piccola"
Rientrai in classe e già mi eccitavo
pensando a cosa avremmo fatto quella sera, so che anche Mirko in quel
momento doveva essere eccitato, con il suo bel cazzone duro.
Quel pomeriggio decisi come vestirmi
per la serata, optai per una gonna corta nera e una maglietta stretta
e scollata, poi le autoreggenti nere che a Mirko piacciono e gli
stivali. Decisi di non mettere il reggiseno per fargli una sorpresa e
di indossare un perizoma microscopico.
Alle 8 in punto Mirko mi squillò sul
cellulare, significava che era arrivato.
"Mamma io vado da Elena"
dissi a mia madre uscendo e scesi le scale.
Salita in macchina Mirko mi guardò e
gli piacque subito il modo in cui ero vestita.
Ci baciammo, Mirko mi tastò le tette,
"Non hai il reggiseno?" notò subito, una terza abbondante
senza reggiseno si nota...
Mi infilò le mani sotto la gonna e
tastò la mia fighetta facendomi bagnare.
"Dai andiamo" dissi io.
Partimmo diretti alla sua seconda casa,
dove non c'è mai nessuno, in più è fuori città e non c'è
pericolo di essere scoperti.
Appena entrati mi buttai sul divano del
salotto e mi sdraiai, Mirko si avvicinò accovacciandosi di fianco a
me e mi baciò.
Infilò di nuovo la mano sotto la mia
gonna e mi toccò la figa calda, poi spostò il perizoma e si mise a
giocare col clitoride. Iniziai a gemere.
"Ti piace qui piccola?"
"Sì, ancora"
"Calma, abbiamo tutta la serata".
Mi tolse il perizoma e me lo mise in
bocca, sapendo che mi faceva impazzire.
"Ecco, tienilo in bocca".
Mi allargò le gambe e mi leccò la
figa, prese in bocca le piccole labbra succhiandole e leccandole,
prese a colpire il clitoride con la punta della lingua mentre i miei
gemiti si soffocavano nel perizoma che avevo in bocca.
Mi infilò due dita e mi masturbò,
muovendole velocemente avanti e indietro.
"Sei fradicia piccola"
Godevo, il mio ragazzo non era capace
di farmi godere così, le dita di Mirko erano grosse, era quasi come
avere un bel cazzo dentro.
Mi disse di mettermi a pecora, mi
allargò le natiche e leccò il mio buchino, mi infilò la lingua
dentro muovendola.
Mi alzai mi tolsi la maglietta, Mirko
mi afferrò le tette, prese i capezzoli tra le dita stringendoli, poi
li prese in bocca e li succhiò.
Gli slacciai i pantaloni, tirai fuori
il suo cazzo durissimo e presi a menarlo mentre lui continuava a
leccarmi le tette.
Poi mi tolse il perizoma dalla bocca
"Vai giù a succhiarlo" mi disse.
Mi abbassai sul suo pisello gonfio e
teso e iniziai a leccarlo dalla base, poi piano salii sull'asta e
feci su e giù con la lingua. Arrivata alla cappella la leccai prima
solo con la punta della lingua, poi la presi bene in bocca e la
succhiai. Mi staccai e andai sulle palle, le leccai bagnandole tutte
e le presi in bocca entrambe menando il cazzo con la mano, poi tornai
sulla cappella. Aprii bene la bocca e la abbassai prendendo tutto il
cazzo fino in gola, mi tolsi e mi abbassai di nuovo ad ingoiarlo,
restai ferma qualche istante poi presi a fare su e giù succhiandolo
tutto.
Sentivo Mirko godere, i suoi gemiti mi
facevano bagnare ancora di più, con una mano gli tenevo le palle e
con l'altra mi toccavo la figa.
Dopo averglielo succhiato tutto per
bene, ci spostammo in camera da letto.
Mi prese e mi spinse contro il muro, mi
alzò una gamba e mi penetrò col suo cazzo duro e grosso. Godevo
come una porca, adoro sentire il suo cazzone sbattermi in quel modo.
Dopo un po’ mi prese e mi mise a
pecora sul letto, poi mi rimise il cazzo dentro e continuò a
scoparmi in quella posizione.
Si tirò fuori e io mi girai per
succhiarglielo, mi piace pulirlo quando è sporco dei miei umori,
queste sono cose che con il mio ragazzo non posso nemmeno sperare.
Mi stesi sul letto e allargai le gambe,
Mirko me le prese e le tirò su per penetrarmi meglio e riprese a
scoparmi.
Mi sentivo piena di cazzo e tutta
aperta, godevo nel sentire le palle sbattermi sul culo, "Sto per
venire" dissi.
Mirko mi sbattè più forte e io mi
toccai il clitoride, presto ebbi un orgasmo fortissimo e gridai di
piacere.
Ma non era ancora abbastanza per me,
dopo essermi ripresa, feci stendere Mirko e gli misi la figa in
faccia per fargliela leccare, ero fradicia dall'orgasmo e la sua
lingua scivolava perfettamente. Muovevo il bacino sulla sua lingua
calda e me la feci entrare dentro.
Mi sedetti sul suo cazzo, lo lasciai
entrare dentro di me e iniziai a cavalcarlo, Mirko mi aveva preso le
tette in mano e me le teneva accompagnandosi alle mie spinte.
Dopo essermi impalata per un po’ su
quel bel cazzone, Mirko volle il mio culo, mi prese e mi mise a
pecora, leccò ancora il mio buchino e ci appoggiò la cappella, lo
sentii riempirmi il culo poco a poco fino a che non entrò tutto fino
alla base.
Mirko è bravissimo a farmi il culo,
godo da impazzire quando sento il suo cazzo grosso che mi sfonda
dietro e le sue mani sui fianchi che mi spingono verso di lui mentre
io mi infilo le dita nella figa.
So che questo fa impazzire anche lui e
non può resistere a lungo senza venire, infatti dopo qualche minuto,
le sue spinte aumentarono, così come i suoi gemiti e la sua sborra
calda mi inondò il culo.
Erano già passate due ore, era rimasto
il tempo solo per una sveltina e poi dovetti tornare a
casa...peccato, quella sera ho goduto proprio tanto!
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