Quella gran troia di Cinzia
Dopo quella serata folle ed
indimenticabile dormii profondamente sul divano di Cinzia, con lei
appoggiata sulla mia spalla, senza nemmeno rendermi conto di dove
fossi. Sentivo solo un inebriante profumo invadere la stanza ed un
totale silenzio, il cazzo mi faceva male per quanto l'avevo usato
quella sera ma ero più che soddisfatto di come si erano messe le
cose.
Mi svegliai il mattino seguente un po'
indolenzito per aver dormito quasi seduto. In un primo momento non
capii bene dove mi trovavo, ero solo tutto nudo con il cazzo moscio e
dolente in una casa che non conoscevo. Non feci nemmeno in tempo a
rendermi conto di dove ero che subito mi svegliai. Davanti a me si
era presentata una dea, una donna bellissima, indossava ancora la
sottoveste di seta bianca della sera prima, con i capelli raccolti in
una coda di cavallo, proprio come piace a me. La sera prima aveva
messo una parrucca ed i suoi capelli erano cortissimi ma ora, al
naturale, la sua bellezza risplendeva ancora di più.
- Ciao, ben svegliato, era ora, pensavo
volessi dormire tutto il giorno.
- Ma che ore sono? Chiesi anche
imbarazzato.
- Sono le nove del mattino. Hai dormito
come un ghiro tutta la notte… ed io che pensavo di far qualche
giochino divertente con te stanotte, invece nulla...
Caspita non le era bastato quello che
avevamo fatto quando eravamo arrivati a casa? Avevo trovato una vera
mantide, gli uomini se li mangiava letteralmente
- ma per fortuna ho tutta la giornata
ed anche domani, domenica a mia disposizione per rifarmi del tempo
che hai dormito stanotte, invece di pensare a me ed alla mia
sorellina piccolina. Non ti credere che ti lascio andare a casa
questo week end, ora sei qui a casa mia e ci resti finché non lo
dico io
- certo certo, obbedisco non dico
nulla- risposi ben contento di accettare l'invito
-ho solo un problema, lunedì mattina
ho un aereo per la Scandinavia, devo andare da mio padre per motivi
familiari, mio fratello mi ha già preceduto e non posso mancare
assolutamente. Starò via per circa una settimana ma poi torno e chi
ti molla
- Ah, è così che fai? mi hai appena
incontrata, conosciuta e già mi molli e pensi a partire?- disse
molto seria
- purtroppo ho seri impegni familiari
da risolvere e non posso non partire, ne farei volentieri a meno, ma
devo presenziare per firmare dei documenti e partecipare a delle
riunioni di famiglia, ma tranquilla tornerò, se tu mi aspetterai e
ci sarai
- ma pensi proprio che io sia matta?
lasciare un cazzone come il tuo? con quello che c'e' in giro? pensi
che io ti lascio andare così facilmente? e dove lo trovo un altro
che mi scopa in questo modo? Anzi sai che ti dico che dovrai fare gli
straordinari questi due gironi per farti perdonare l'assenza della
prossima settimana, e non fiatare, obbedisci e basta!
La guardai senza parole, era
bellissima, sensuale, ed al tempo stesso emanava un profumo di sesso
da far girare la testa.
si mise ridere facendomi capire che
capiva benissimo, ma che non mi sarei potuto sottrarre ad un week end
di sesso sfrenato.
- ora ti preparo la colazione, e ti
rimetto in forza e poi... ti sistemo a dovere! Immagino che tu faccia
una colazione molto proteica e perciò ti ho preparato tre uova con
pancetta, corn flakes, cioccolato, varie spremute di frutta e per
finire delle fragole con panna.
Che servizio, nemmeno a casa facevo una
colazione simile.
- Naturalmente le fragole le lasciamo
per ultime, le mangiamo insieme! Mentre tu mangi io vado a cambiarmi,
mi metto il costume e poi facciamo un bagno nella vasca idromassaggio
Non mi lasciò nemmeno il tempo di
rispondere che già era sparita, la vedevo camminare per il lungo
salone mentre ancheggiava come una venere, muoveva quel culo da
favola in un modo talmente sensuale che il mio cazzo riprese vita al
solo pensiero di quello che l'aspettava.
mentre facevo colazione riaccesi il
DVD, volevo capire, dovevo riuscire a scoprire se era lei una delle
due figone che si strapazzavano in un 69 da paura. certo vedere due
donne che se la leccano e si infilano un vibratore nel culo ciascuno,
è una scenetta niente male che mi fece diventare il cazzo duro
un'altra volta.
Ero talmente preso a guardare il
filmino molto incuriosito che non la sentii arrivare.
- E bravo Jan, vedo che sei molto
curioso, immagino vorresti sapere chi sono le due donne, vero? Allora
ti soddisfo subito. Una è Justine, la nostra cameriera e l'altra...
non te lo dico adesso, prima o poi se farai il bravo, vedrò.
- Cazzo - mi scappò senza rendermi
conto di quello che dicevo - Scusa non volevo, ma due fighe così non
si vedono in giro certo tutti i giorni. Complimenti per Justine,
veramente notevole!
- caro il mio Jan, Justine ora non è
qui perciò inutile pensare a lei, ora ci sono io e devi pensare a me
adesso.
Non mi ero accorto di come era vestita,
anzi di che costume da bagno indossava, in quanto mi stava alle
spalle, ma mentre parlava mi venne di fronte e restai senza fiato.
Aveva un costume che non era un
costume, un bikini invisibile, due copricapezzoli che a malapena
riuscivano a coprire le areole, ma le tette trasbordavano da tutte le
parti ed i due chiodini erano sempre sull'attenti. Lo slip non
esisteva quasi, un piccolissimo triangolino copriva a malapena il
clitoride, mentre dietro un filo dentale passava dentro le chiappe
- che ne dici del mio nuovo costumino
brasiliano? ti piace? riuscirà a far risvegliare il fratellino? la
mia sorellina poverina si sente tutta sola ed abbandonata!
a sentir quelle parole il mio cazzo
svettò come una molla verso l'alto in tutta la sua lunghezza e
portanza.
- ohhhhh, così mi piace! vedo che ti
fa effetto. che ne diresti di darmi una leccatina alla figa?
Non me lo feci ripetere due volte,
visto che non avevo nulla indosso, mi alzai la presi in braccio e la
stesi sul tavolo del salone.
cominciai a leccarle la figa che già
trasudava umori come una fontanella, non avevo certo bisogno di
levare il costume, bastava la sola punta della lingua per trovare il
tutto. cominciai a titillarle il clitoride e a mordicchiarlo
lentamente e man mano la scopavo con la punta della lingua
- siiiii, dai continua così, non ti
fermare mai, dai porco, dai fammi male, fammelo sentire tutto il tuo
cazzone, lo voglioo!!!
- aspetta non è ancora il momento - le
dissi - lasciami divertire ancora un po' e poi vedrai, anzi sentirai!
- sii, dai ancora, ancora leccamela
tutta, scopami con la lingua, dai dai non ti fermare
mentre la leccavo i suoi umori non si
arrestavano dall'uscire dalla figa che ormai era un altra volta un
piccolo laghetto profumato. non vi dico in che condizioni era il mio
cazzo, pensavo mi esplodesse sotto il tavolo, mi faceva un male
tremendo, ma non potevo scoparmela subito, la dovevo cuocere a
puntino.
con la lingua cominciai a leccarle
anche il monte di Venere ed il buco del culo che ormai era un
tutt'uno, un lago immenso di umori che uscivano copiosamente dalla
figa arroventata.
- sii, leccami il buco del culo, dai
scopami il culo con la lingua, dai porco, non ti fermare, fammi
sentire la punta della lingua come entra nel mio culo daiiii!
- aspetta e sentirai, tranquilla e
rilassati
mentre le dicevo così bagnai due dita
della mano nei suoi umori e li avvicinai al bottoncino marrone che
cominciava a fremere e sussultare al solo tocco della lingua. Senza
tanto indugiare appoggiai le dita al buchetto e con un solo colpo
secco le affondai nel culo che le accolse con una stretta avvincente
- Così mi fai male, che razza di porco
che sei, ma mi piace troppo, non ti fermare più, dai, dai, muovile
rapidamente dentro e fuori.
continuavo a leccarle la figa mentre le
stantuffavo il buco del culo e lei cominciava ad emetter suoni
indescrivibili e frasi senza senso
- dai ancora, muovi quelle cazzo di
dita, fammele sentire su per il culo e scopami con quella lingua,
mordimi il clitoride, siiii cosìììì, dai, dai, dai, ancora
ancora, non ti fermare dai che vengooooo!!!
venne urlando tutto il fiato che aveva
in gola, pensavo stesse per svenire tanto di dimenava ed urlava e mi
annaffiava la faccia con il succo dei suoi umori ormai incontenibili.
Una fontana era nulla al confronto.
i fremiti del piacere continuarono a
lungo, se ne stava con al schiena sul tavolo in preda ad un piacere
che non le finiva più, si mordeva le labbra ed emetteva suoni
incomprensibili, mentre si strizzava le tette da sola. I suoi
capezzoli erano diventati delle barrette d'acciaio, ormai il costume
non si sapeva più dove fosse finito, era tutta sudata e rossa
paonazza, godeva e godeva come una pazza
- cazzo, così tu mi farai morire, ma
se questo vuol dire morire che ben venga, ed ancora non hai scopata
per bene stamattina.
mentre diceva così scese dal tavolo,
mi spinse verso il divano e mi sussurrò in un orecchio
- ora tocca a me, prima del bagno nella
mia vasca idromassaggio mi voglio divertire io, e tu lasciami fare
quello che voglio intesi?
e chi si sarebbe opposto ad una simile
proposta
mi lasciai trasportare sul divano, con
il cazzo che ormai era diventato paonazzo, mi faceva veramente male,
ma non potevo certo venire dovevo tener duro e veder cosa avrebbe
fatto Cinzia.
mi fece sedere sul divano e si mise in
ginocchio davanti a me, lo prese subito in bocca e cominciò a
succhiarlo con un'avidità tale che pensai me lo volesse staccare da
quanta foga ci metteva, succhiava e leccava, avanti ed indietro,
riusciva a prenderlo tutto fino in fondo e con le mani mi strizzava
le palle ormai gonfie fino a scoppiare. Mi leccava il cazzo, le palle
ed il buco del culo, in un modo molto ritmico ed alternato portandomi
all'apice e poi pian piano facendo scemare la voglia di sborrarle un
fiume di sperma in bocca.
Una vera maestra, poche donne così ho
trovato nella mia vita.
Ad un certo punto la vedo alzarsi e
prendere il mio cazzo in mezzo alle sue tette, cominciò a farmi una
spagnola ed a succhiarmi la cappella quando arrivava vicino alla sua
bocca con una tale foga che resistetti pochissimo, venni urlando
tutto il piacere costretto che avevo in gola, cinque o sei volte e
nemmeno una goccia è andata sprecata, ha pensato ben Cinzia a bersi
tutto direttamente dalla sorgente
Mi ha ripulito ed lucidato il cazzo per
bene, tirandolo a lucido, rifacendolo tornare in tiro dopo qualche
minuto
- ma non ti basta mai? - le chiesi
- questo è solo uno spuntino, non
abbiamo nemmeno finito la colazione e poi non mi hai nemmeno scopata,
cosa credi di passartela liscia oggi?
mentre parlava si era alzata ed aveva
preso il vassoio delle fragole ed il contenitore della panna.
con un gesto molto ma molto sensuale ha
portato un fragola alla bocca ed ha cominciato a leccarla
voluttuosamente, mentre con l'altra mano scuoteva il tubo della panna
- ti piacciono le fragole? A me fanno
impazzire, specialmente se condite con la panna fresca
Ragazzi che dire il mio cazzo non
sapeva più cosa fare, ancora una volta duro e svettante come non mai
ma come si fa a restare insensibili a certe parole?
si alzò in piedi di fronte a me e
prese una bella fragola rosso fuoco, la leccò per bene e la mise
proprio in mezzo alla figa ancora sbrodolante
- dai lecca la fragolina, se ti piace?
- non sono mica matto a rifiutare un
simile invito - le dissi e cominciai di nuovo a leccarle la figa che
ormai era diventata tutta rossa dal succo della fragola stretta in
mezzo alle grandi labbra.
che gusto leccare il sugo delle fragola
e gli umori che uscivano dalla sua figa.
nel frattempo si era ricoperta il basso
ventre di panna fresca
- Leccami tutta, fammi morire, fammi
sentire la tua lingua come mi ravana il clitoride, dai fammi venire
ancora come sai fare tu prima di scoparmi.
mentre le tenevo aperte le grandi
labbra notai che aveva preso da sotto il cuscino del divano un grosso
vibratore che aveva già acceso, senza pensarci due volte se lo mise
in bocca, lo inumidì per bene e se lo infilò con un solo colpo
tutto nel culo.
Un po' la mia lingua che le trapanava
la figa ed il clitoride ed un po' il vibratore che le squassava il
culo, cominciò ad agitarsi ancora una volta e ad emetter frasi
sconnesse
- dai porco, leccamela tutta, dai
mangiala tutta, è solo tua la mia figa, scopala con la lingua, dai
fammi venire un'altra volta, dai non ti fermare, oddiiiooo vengooo,
dai dai, daiii!!
E' venuta squirtando come una fontana
bagnando tutto il divano, la mia faccia, il pavimento ed il tappeto,
ormai era un ossesso in preda al piacere nulla e niente riuscivano a
fermarla.
dopo qualche minuto di convulsioni e
continue venute, si calmò ed ancora una volta mi gettò sul divano,
succhiando e tendendo il mio cazzone con una mano mentre con l'altra
scuoteva ancora la bomboletta della panna.
quando fu pronta mi ricoprì il cazzo
di freschissima panna che cominciò subito a leccare come fosse il
migliore gelato mai gustato.
Cazzo Cinzia sapeva ben leccar il
cazzo, chissà da chi aveva imparato, ma non era importante sapere
questo in quel momento. dovevo rilassarmi e concentrarmi su quello
che mi stava facendo. Con un mano prese un po' di panna e me la
spalmò sul buco del culo
- Ehi cosa vuoi fare? io non ho nessuna
intenzione di prenderlo dietro sappilo bene
- Stai zitto e lascia fare a me- mi
zitti - con un bacio che la lingua arrivò in fondo alle tonsille.
non potendo più parlare accettai
quello che stava facendo.
vedendomi in silenzio si abbassò e
cominciò a leccare la panna che mi aveva spalmato sul culo. Provavo
sensazioni mai sentite fino allora, a parte le grandi capacità di
lingua di Cinzia, ma sentire il culo pieno di panna e leccato da una
gran figa come lei, ti fa rizzare il cazzo fino a farlo esplodere.
Non contenta di tutto ciò, si mise
ancora un volta un dito in bocca per finire la panna ed insalivarlo
per bene. prima che potessi aprire bocca me lo aveva già piazzato
nel culo e mi stava massaggiando la prostata.
Non vi dico quello che stavo provando,
un dito nel culo che all'inizio dava fastidio e faceva male ma che
poi ha trasformato il tutto in un piacere indescrivibile ed una
lingua che li leccava i coglioni, il frenulo e la cappella.
Anche stavolta non fui capace di
resistere a lungo, venni, venni ed ancora una volta venni sulle sulla
faccia e sulle tette sempre irrigidite. Stavolta pensò bene di
spalmarsi tutta la mia sborra sulle tette e quello che avanzava lo
raccoglieva portandolo alle labbra leccando con avidità
- lo sperma fa bene alla pelle, lo
sapevi? la mantiene morbida e vellutata, non che io ne abbia bisogno,
ma meglio prevenire che curare.
Ero quasi distrutto, mi aveva succhiato
tutto quello che avevo nelle palle ed anche le riserve.
Mi lasciò sul divano ed andando via mi
disse:
- non ti addormentare ora che dobbiamo
fare un bel bagno nella vasca idromassaggio su in terrazzo, io vado a
lavarmi e mettermi un altro costume, tu continua pure a vedere il DVD
visto che ti piace tanto
la vedevo sculettare allontanandosi
verso il bagno e solo a veder quel culo da favola il mio cazzo ormai
svuotato ebbe un altro sussulto.
raccolsi le forze e finii la colazione,
tutte le fragole annaffiate con dello champagne che aveva lasciato
nel secchiello del ghiaccio li vicino.
Che giornata mi aspettava, potevo
immaginare, ma non riuscii certo a pensare a tutto quello che
successe.
Forse era passato un quarto d'ora e
stavo ancora mangiando tranquillamente le fragole e sorseggiando un
calice di Spumante ghiacciato quando si presenta Cinzia davanti ai
miei occhi. Per poco non mi strozzavo, una fragola mi è andata per
traverso e lo spumante ha preso il canale sbagliato e questo tutto
per colpa sua.
Aveva detto di lasciarle qualche minuto
per rinfrescarsi e mettersi un altro costume, ma certo non mi
aspettavo tutto questo.
Non so se conoscete certi costumi da
bagno che indossano nelle spiagge più osè dei Caraibi o della
California, non sono esattamente costumi da bagno ma solo due
stringhe elasticizzate che coprono a mala pena i capezzoli un
elastico dietro al collo per sostegno ed un micro triangolo solo per
coprire il clitoride, naturalmente dietro è solo un filo dentale che
passa in mezzo alle chiappe... da infarto soprattutto se indossato da
una superfiga con tutte le cose nel posto giusto.
Le stringhe non riuscivano nemmeno a
coprire i capezzoli che svettavano fuori dal tessuto come due
arpioni, le grandi labbra facevano scomparire il leggero filino copri
clitoride al loro interno e dietro sembrava non indossasse nulla in
quanto le due sodissime natiche coprivano completamente il filo
dentale.
Aveva un paio di scarpe con tacchi a
spillo per sembrare ancora più alta di quant'era, un cappello da
sole a falde larghe ed una bocca con un rossetto talmente brillante
che sembrava irrorato dal sugo di fragola.
Vedendo il mio stupore e sorpresa, mi
guardò e si mise a ridere dicendomi:
- Ehiiii, ma ti faccio un così brutto
effetto da lasciarti senza parole? Se è così vado subito a
cambiarmi e mi metto in tuta!
Bisbiglia qualcosa che nemmeno io so
cosa, premetto che nella mia vita ho avuto donne di tutte le età,
razze e culture, pregiudicate o meno, sposate o single, alte e meno,
ma una grande gnocca così, sinceramente ancora mi doveva capitare.
Mi ripresi subito dallo shock e le
dissi:
- ma che scherzi? non mi avevi promesso
un bagno nella vasca idromassaggio? ma io sono senza costume, ma non
fa nulla anche tu non scherzi! che aspettiamo? dai andiamo fammi
strada
Mi diede un bacio con la lingua che
quasi quasi mi aspirava tutto lo spumante che avevo bevuto e mi prese
per mano per condurmi in vasca
Solo allora mi resi conto di cosa era
quella casa, non finiva più. A parte il salone immenso dove avevamo
dormito tutta la notte era tutto un susseguirsi di camere aperte su
un corridoio, tutte senza porte e poi una scala di legno portava al
superattico. Salito restai senza parole forse 100mq di appartamento
con un terrazzo spettacolare da dove si vedeva tutta la città.
una vetrata enorme si affacciava sui
palazzi di fronte, leggermente più bassi e una serie di stanze erano
collegate al grande ambiente centrale dove si trovava una vasca
idromassaggio da cinque posti.
mentre si era andata a cambiare Cinzia
aveva avuto la furbizia di accendere la vasca che era già tutto un
ribollire di acqua calda profumata ed invitante.
Cinque posti forse erano un po' troppi
per solo noi due, ma certo non potevo rifiutare un tale invito.
Non mi aveva preso per mano, come
solitamente fanno tutte le coppie normali quando camminano insieme,
aveva preso in mano e stretto bene il mio cazzo, scappellandolo
avanti ed indietro ad ogni passo che faceva, facendomelo diventare
sempre più duro passo dopo passo, talvolta se lo strusciava sul culo
mentre saliva le scale facendo finta di nulla. Potete ben immaginare
come mi sentivo. Sollecitato da queste manovre ricominciava a farsi
duro e paonazzo.
- Che ne pensi di questo
appartamentino? Ti piace il regalino che mi ha fatto papino?
- Alla faccia del regalino, ma papino
lo sa che razza di troione che sei?
- Ma sei matto? Papino sa che sono un
brava ragazza siciliana in cerca di marito che si occupa solo del suo
lavoro. Ma adesso basta parlare degli altri pensiamo un po' a noi due
che è da ieri sera che non sento il tuo cazzone sfondare le mie
viscere.
Non aveva nemmeno finito di parlare che
già lo aveva preso in bocca ed aveva cominciato a succhiarmelo con
una tale avidità che dovetti allontanargli la bocca, me lo avrebbe
divorato se continuava così. Come ho già detto ho un cazzo di tutto
rispetto, 30cm, non mi sembrano pochi e non sono mai stati rifiutati
da nessuna donna, ma Cinzia mi stava prosciugando.
Mentre me lo succhiava, con la punta
della lingua entrava nell'uretra dandomi sensazioni incredibili, mi
massaggiava le palle gonfie all'inverosimile e con l'altra mano mi
stimolava il buco del culo. Cazzo come facevo a lasciar stare un
donna così? A costo di far un infarto dovevo soddisfarla.
Entrammo in vasca, in un acqua colorata
da luci soffuse che creavano un atmosfera d'incanto, aveva acceso una
musica di sottofondo che inebriava il cervello, e messo un secchiello
con un altra bottiglia in fresco, di champagne francese questa volta,
vicino al bordo della vasca. Ci sapeva fare la signorina.
Appena entrato dentro l'acqua, sarà
stato il calore dell'idromassaggio, la musica, i colori od il suo
corpo che si continuava a strofinare al mio ebbi un'erezione che
pensavo stavolta mi scoppi il cazzo in mano.
Mi fece sedere sul bordo della vasca e
mi disse con voce flebile e suadente:
- ora chiudi gli occhi e non pensare a
nulla, al resto penso io.
Che fare?
accettai di buon grado il suo invito e
in men che un pensiero sentii le due tette sode che avvolgevano il
mio cazzo nella sua interezza. me lo aveva avvolto tutto e cominciò
una spagnola da paura. si stringeva i seni stretti stretti e faceva
scivolare il cazzo su è giù e quando arrivava all'altezza della
bocca con la punta della lingua stuzzicava il frenulo.
Cercai di pensare ad altro per non
venirle in faccia, non fu facile, lei continuava imperterrita nella
sua azione distruttiva della mia cappella che ormai un po' dovuto al
calore un po' allo sfregamento ed al risucchio era diventata non più
viola ma quasi nera.
Ad un certo punto levò la mano dal mio
culo e cominciò a sditalinarsi come una matta. Cominciò ad emettere
suoni sconnessi, si mordeva le labbra, tirava fuori la lingua, ma
continuava a giocare con la mia cappella.
Tutt'un tratto si alzò mi lasciò
riprendere fiato e dal bordo nascosto della vasca prese un cazzo di
gomma nero, lungo forse 25 cm, senza bisogno di bagnarlo, con un solo
colpo dopo averlo fatto sparire sott'acqua se lo infilò nel culo,
mentre riprese a sbocchinarmi.
- Ora voglio solo sentire un fiume di
calda sborra inondarmi le tonsille, voglio farti venire e non devo
perderne nemmeno una goccia.
Mentre si stantuffava il culo, cominciò
a gemere e gridare:
- si dai, porco, vienimi in bocca,
scarica tutta la tua sborra nella mia gola, dai voglio farti godere
come dico io e poi tu dovrai pensare a me...dai mi piace il cazzo
finto nel culo, ma preferisco il tuo, dai vieni, riempimi la gola,
dai che aspetti?
Aveva preso a menarmelo così forte che
dopo dieci secondi non fu più capace di trattenermi e venni forse
cinque o sei volte. Un fiume di calda sborra inondò la sua gola e
Cinzia non ne fece uscire un sola goccia, ingoiò il tutto leccandosi
avidamente le labbra.
- Come mi piace, ora è ancora più
calda, forse perché sei in vasca con me.
Naturalmente inutile dire che il
costume galleggiava sull'acqua della vasca, era completamente nuda
con due arpioni che svettavano dalle sue tette, la bocca umida e
vogliosa ed il culo a pelo d'acqua
Pensai se vado avanti così non arrivo
a sera, ma non me ne fregava nulla, quando avrei più avuto
un'occasione simile.
Il mio cazzo e le mie palle erano
completamente svuotati dal suo risucchio, avevo esaurito anche le
scorte più recondite. Ma fu lei che ben sapendo come mi aveva
spompato, aveva già trovato la soluzione.
Sempre dietro la vasca idromassaggio,
aveva nascosto un vassoio con ostriche fresche e salmone
- Queste serviranno a farti tirare su
un po', sei un po' giù di corda e la giornata è ancora lunga, non
penserai di smetter qui, vero? Io ho voglia del tuo cazzo, ed anche
tanta non poca perciò rifocillati e riprendi le forze.
Mentre parlava aveva preso un ostrica,
spruzzato del limone sulla stessa e metà aveva cominciato a
succhiarla dalla conchiglia offrendomi l'altra metà.
Cominciammo un succhio e risucchio con
tutte le ostriche del vassoio, fu poi la volta del salmone al quale
toccò la stessa sorte. naturalmente il tutto sempre bagnato con
dell'ottimo champagne, che spesso si faceva colare lungo le tette
chiedendomi di succhiarle nel frattempo.
Penso che qualsiasi uomo avrebbe delle
reazioni di fronte a questi atteggiamenti ed anche se spompato,
stanco il mio cazzo ebbe un altro risveglio.
Se ne accorse e facendo finta di nulla,
fece cadere il bicchiere dentro l'acqua.
Infilò la testa sotto per andare a
recuperare il bicchiere ed invece di prendere il bicchiere addento la
mia cappella con un morso tra il doloroso ed il piacevole. Provavo
delle sensazioni incredibili, cominciai a stuzzicarle i capezzoli,
non che ce ne fosse bisogno erano già duri di per sé, non avevano
certo bisogno di esser stimolati. Erano diventati di acciaio e le
tette erano sode e rotonde come due palle da bowling.
- Ora si che vedo che la mia curetta
sta facendo effetto, così mi piaci. Ricordati che ancora non mi hai
sfondato né la figa né il culo stamattina
Così dicendo si alzò, dopo avermi
dato un ultimo risucchio facendomelo diventare duro per bene per
l'ennesima volta e si mise a pelo d'acqua appoggiando le mani al
bordo opposto.
- Ora tocca a te, e ricorda se ti
chiedo di smettere, tu dacci dentro più forte non ti fermare o ti
uccido
Il suo culo galleggiava a pelo d'acqua
e il suo bottoncino marrone era ben visibile, ben dilatato prima con
il vibratore e ora ben rilassato dall'acqua calda
- Che aspetti? dai fammelo sentire
tutto dentro, ma fai piano che mi sfondi
Ben sapendo che voleva tutto il
contrario di ciò che diceva, afferrai la vita con le mani ed
avvicinai la cappella al buco del culo
- ohhh cazzo come ce l'hai duro, e si
mi piace proprio, ma fai piano mi raccomando, non fare lo stronzo
come l'altra volta che me l'hai sparato tutto in culo in una sola
volta
Il messaggio era più che chiaro,
strinsi ancora di più le mani per non mollare la presa, le alzai
leggermente il culo ad altezza della mia cappella e presi la mira.
Con un solo colpo secco e rapido le
infilai tutti i trenta centimetri di cazzo nel culo
- ahhhhhiii! Ma sei matto? Che cazzo
fai brutto stronzo? ti avevo detto di non spaccarmi il culo e tu che
fai? levalo subito che mi fai male!
Avevo ben capito cosa voleva Cinzia e
così cominciai un dentro e fuori essendo sicuro che sempre almeno
metà cazzo stava nel suo culo, sempre più forte. Ormai facevo
fatica a venire subito, ero talmente svuotato, ma con il cazzo in
tiro che sarei durato un bel po' stavolta.
- Oddio ma sei matto? Vuoi farmi morire
così? fermati e fammi riprendere fiato. Poi continui, oooohh si mi
piace il tuo cazzo nel culo, dai sfondami tutta, sono la tua gran
troiona, spaccami a metà, fammelo arrivare nello stomaco dai. Si, mi
piace. Cazzo fermati mi fai male…
Ormai urlava frasi sconnesse
contraddittorie e senza senso, ma veniva in continuazione stringendo
ogni volta la mia cappella all'interno delle sue viscere, ogni volta
in modo più spasmodico
- Ti sentono i vicini, non urlare così
- le dissi in un orecchio
- E chi se ne frega dei vicini, così
almeno sapranno che sto scopando e godendo come una vera cagna in
calore, dai scopami ancora. Daiii, ohh siiii, vengo ancora una volta.
cazzo ho il culo in fiamme
Si struggeva i capezzoli, si mordeva le
labbra e solo dopo mi accorsi che si stava massaggiando il clitoride
con il solito attrezzo di gomma rigida
- Ah, io ti sto inculando e tu ti
sfreghi la figa con un cazzo finto?
Ora te lo faccio sentire io quello vero
altro che un pezzo di gomma, vediamo se senti la differenza adesso.
La alzai ancora di più e facendo
uscire il cazzo ancora duro e viola dal suo buco del culo ormai
aperto all'inverosimile, lo infilai tutto ancora in un sol botto
dentro la figa
- Ahhhiii, ma che cazzo combini, mi
uccidi così. Ma ti prego scopami ancora, non ti fermare mai ora
fammi venire di figa, daiii daiiiii
Presi io l'iniziativa, le levai il
cazzo finto dalle mani ed ancora una volta senza alcuna difficoltà
glielo infilai nel buco del culo che ormai era diventato un canale
aperto e disponibile a ricever qualsiasi cosa.
Sentivo il mio cazzo strofinare
all'interno della sua figa che cominciò a riscaldarsi e a
sbrodolare, mentre con una mano tenevo men saldo il cazzo di gomma
ben piantato nel suo culo. Lo facevo entrare ed uscire a mio
piacimento spingendolo fino in fondo.
- Brutta troia lo senti cosa vuol dire
prendere due cazzi insieme? ti piace vero? e non mi dire fermati che
faccio peggio
- Oddio, mi fai morire così, non ho
mai preso due cazzi insieme, mi piace, ma per favore fermati non ne
posso più.
- Ok, Ok!!
Avevo capito il messaggio, cominciai a
sfondarle la figa con dei colpi paurosi che sentivo arrivavano fino
in fondo, allo stesso tempo spingevo il vibratore nel suo culo fino
quasi a farlo sparire del tutto.
questo durò per quasi cinque minuti,
mentre lei urlava:
- cazzo, come gooodooo, siii dai
sfondami tutta, fammi venire ancora un'altra volta, dai oddiio vengo
ancora una volta daiiiiii, daiii non ti fermareeeeee!!
Tanta era la foga che alla fine venni
anch'io forse stimolato dai suoi movimenti, era lei che si muoveva
avanti d indietro, io ero fermo, lei che guidava i due cazzi nelle
sue viscere, ma forse ero anch'io stimolato da quel cazzone di gomma
che sfregava contro il mio diviso solo da una sottilissima parete di
pelle che divideva utero e sfintere.
Venni in maniera copiosa ancora una
volta dentro al sua figa, che ormai sembrava un forno tanto era
calda, lei continuava a venire con dei convulsi sia orali che con
contrazioni continue sia uterine che di sfintere.
- Cazzo, amore mio, mi hai fatto godere
come non ho mai goduto in vita mia. E' la prima volta che provo certe
sensazioni, sei davvero unico.
Non finì di parlare che lo prese
ancora una volta tra le labbra per succhiare tutto il nettare che
ancora stava uscendo, naturalmente facendo ben attenzione a non
perderne nemmeno una goccia.
Sfiniti ma felici uno nelle bracci
dell'altra ci rilassammo nella vasca idromassaggio cercando di
recuperare un po' le forze.
- Per stamattina ne ho avuto
abbastanza, ora ci godiamo un buon bagno ristoratore e poi se ti va
nel pomeriggio facciamo una bella sauna.
- come se mi va, io faccio la sauna
almeno tre volte la settimana. Forse dimentichi le mie origini. Mio
padre mi ha portato in sauna quando avevo tre mesi e da allora è
diventato un must per me. Quando vado in Scandinavia la faccio quasi
tutti i giorni, specialmente d'inverno quando c'e' la neve. Una sauna
bollente e poi via tutti nudi a ruzzolarsi sulla neve e poi ancora
una volta in sauna ed ancora sulla neve. Sembra di rinascere credimi.
hai mai provato?
- no questo no!Non ancora, ma vorrei
provare con te a scopare dentro al sauna, ti va?
- e come posso dire di no, ma
attenzione bisogna andarci cauti, il troppo calore potrebbe farti
male se non sei abituata
- Brutto porco, questo significa che
hai già scopato altre volte in sauna e sai come si fa, vero?
- Dimentichi ancora una volta che mio
padre è Scandinavo e che io vado spesso da quelle parti, e poi sono
un uomo a cui piacciono le donne, che ci posso fare
Sentendo queste parole mi diede una
stretta ai coglioni facendomi sobbalzare all'indietro come un
gambero.
- non voglio sentire queste cose quando
sei con me o te le stacco, chiaro?
- certo, certo. Io sono solo un povero
ragazzo single, che non fa nulla di male
- Stronzo - mi prese la testa e me la
ficcò sott'acqua allargando le gambe e portando la mia faccia
proprio di fronte alla sua figa, non potei resistere e cominciai a
leccarle il clitoride che diventò subito un chiodino lungo e rigido.
Mi muoveva la testa in funzione di come voleva la leccassi, su e giù,
a destra e a sinistra, con movimenti circolare ed ondulatori. Stava
facendo tutto lei, vedevo al sua pancia agitarsi in preda alle
contrazioni uterine, cazzo pensai, sta venendo un'altra volta.
Allargai a quel punto le grandi labbra e con la punta della lingua la
penetrai. Fece un salto fuori dall'acqua tirandomi su la testa, e
permettendomi anche di respirare, urlando ancora una volta:
- Vengoooooooo!!!
Vidi una finestra dal palazzo di fronte
che si apriva, le misi una mano davanti alla bocca e scoppiammo a
ridere come due matti
- Ma ti rendi conto che ti hanno
sentita anche i vicini
- Ah si quella è una che quando faccio
il bagno in vasca cerca sempre di spiarmi, penso sia lesbica, cerca
sempre di guardare qua dentro quello che succede. Non che mi
dispiaccia ma....
- Ma tanto tanto ti piacciono anche le
donne?
- non te lo dico, dovrai scoprirlo da
solo! Quella è solo invidiosa perché ha sentito come sono venuta,
se la sogna una scopata così quella lì. Ma ora fammi riposare un
po'
Uscì dalla vasca in tutta la sua
statuaria bellezza prendendo un accappatoio di seta ed avvolgendo il
suo corpo. Che splendore che era. Anche una mummia se la sarebbe
scopata una gran figa così.
Mi porse un altro accappatoio e mi
condusse in una camera relax, dove c'erano delle chaise longue con
dei materassini, luci soffuse, musica di sottofondo, appena stesi mi
porse un calice ed accese la proiezione. tutt'intorno si dissolvevano
una serie di immagini coppi nelle pose più erotiche immaginabili
- E questo serve a rilassarsi un po'? e
se volevi scopare che facevi?
- Zitto, rilassati e goditi lo
spettacolo.
Eravamo talmente stanchi che ci
addormentammo fino a pomeriggio inoltrato, non mangiammo nemmeno, le
ostriche ed il salmone erano stati il nostro pranzo bruciato ben
presto.
Mi svegliai mentre lei ancora dormiva,
avevo bisogno di un bagno, mi alzai e mi allontanai, cercando tra le
varie camere, tutte senza porte, trovai una stanza completamente
rivestita di materiale fono assorbente, un lettino, alcuni giochini
erotici, un’altalena, un sybian ed altre cosette.
- e brava Cinzia - pensai - te la
spassi ben bene
cercai ed alla fine trovai il bagno. Mi
sciacquai la faccia, guardai il mio povero cazzo ormai ridotto in
miseria, aveva succhiato tutta la linfa, mi diedi una sistemata e
tornai in camera.
Non la trovai, nel frattempo si era
alzata, la chiamai ma non rispose.
Forse è scesa al piano inferiore, ma
mentre uscivo dalla stanza, mi venne incontro e mi disse:
- sono andata ad accendere la sauna,
voglio proprio vedere come mi sa scopare il mio amichetto in sauna.
Dovresti aver fatto qualche esperienza o sbaglio, brutto stronzo?
- Ma sei gelosa?
- Io gelosa? Ma che dici se ti conosco
appena. E va bene si. Si. Sono gelosa! con questa mancanza di cazzo
in giro, non voglio dividerti con altre donne, lo sai le donne son
grandi troie, e quando ne acchiappano uno come te non lo mollano più.
Tu ora sei solo mio e tale resterai.
Mi massaggiava le palle mentre parlava,
in modo da far rinascere il mio fratellino che dopo un buon riposo
era pronto ancora una volta a far il suo dovere.
- dai andiamo in sauna, l'hanno montata
la settimana scorsa quando ero all'estero e non l'ho ancora provata.
quando entrai mi accorsi che qualcuno
doveva averla già usata, ma non dissi nulla.
- In Scandinavia vi battete la pelle
con dei rametti di betulla,per riattivare la circolazione, che io non
ho. Ma posso succhiarti il cazzo per bene per farti riattivare una
buona erezione se ne hai voglia
- siamo a tua completa disposizione
Non feci in tempo a parlare che già
aveva in bocca tutta la mia cappella ed aveva cominciato un
andirivieni spaventoso, sembrava avesse una ventosa al posto della
bocca ed una trivella al posto della lingua.
con una mano mi teneva stretto il cazzo
e con l'altra mi massaggiava le palle e il buco del culo
Con il calore tutte le membra si
rilassano e tutti i pori si aprono, si comincia a sudare e ci si
distende.
Ero completamente assorto dal piacere
di quel fantastico bocchino, che non mi resi conto che con un dito mi
stava penetrando il buco del culo. Sapendo cosa stava per fare, non
opposi resistenza come l'altra volta, mi rilassai e lasciai fare. lei
se ne accorse e dopo averlo ben umidificato nella sua figa con un
solo colpo me lo infilò tutto nel culo.
- ma sei matta? così mi sfondi!
- ahhhhhh, ora capisci che vuol dire
prenderlo nel culo in questo modo, solo che io ci ficco un dito e tu
un cazzone d a 30 centimetri. c'è differenza o no?
non fui nemmeno in grado di rispondere
perché mi stava massaggiando la prostata e succhiando le palle,
facendomi avere un'altra erezione da lasciarmi senza
fiato
- vedrai che ti faccio venire come
piace a me, tu non pensare a nulla e lasciami fare
Si era portata dentro un cazzone che
aveva appoggiato al pavimento della sauna e vi ci era seduta sopra,
stava facendo su è giù e cominciava a godere da sola, mentre
ravanava il buco del mio culo e continuava a leccarmi le palle.
- Ti piace così ehh brutto porco! Ma
mica finisce così dopo mi devi far godere anche a me.
Continuava sempre più velocemente
mentre con un mano si strofinava il clitoride ed il cazzone entrava
ed usciva dalla figa ormai grondante di umori
- dai che ti faccio venire e vengo
anch'io. Dai oddiiiiioooo, dai che vengooooooooo
aumentò talmente il ritmo del suo dito
nel mio sfintere che non riuscii a trattenere una sborrata immensa
che si riversò tutta sulle sue tette. Con le dita raccolse ogni
goccia, se la portò alla bocca e succhiò il tutto con un tale
avidità da lasciare senza parole.
Non contenta si mise subito a pecorina,
prese il cazzone finto e se lo spinse fino in fondo nel culo
- ed ora scopami, fammi venire da gran
troia, fammi male
Avevo il cazzo ormai svuotato, ma
vedendo un gran figa masturbarsi il culo in quel modo, dopo poco il
mio cazzo riprese vita. Non ancora al massimo avvicinai la cappella
alle grandi labbra che la risucchiarono in un solo istante. Cominciò
un andirivieni folle e ritmato, e lei cominciò a prima sospirare e
poi ancora una volta a pronunciare frasi sconnesse:
- dai frustami con il tuo cazzo, usalo
come con le betulle, fammelo sentire tutto, fammi male, fai di me la
tua schiava, non ti fermare dai porcooo, scopamiiiiiiii
Meno male che eravamo in sauna, chiusi,
nessuno poteva sentire le sue urla e così pensai ora mi diverto.
Tirai fuori il cazzo ormai all'apice
dell'irrigidimento e di colpo lo piazzai davanti al suo buco del culo
ormai lasciato libero dal vibratore, appena lo sentì diede un forte
colpo di reni e se lo infilò da sola tutto dentro il culo.
- dai cazzo così mi piace, dai non ti
fermare, ancora ancoraaaaaa!!
- Bene bene, pensai tra me e me.
Dopo averle stantuffato per bene il
culo, feci uscire il cazzo e lo piantai con un solo colpo dentro la
figa, alcune botte violente da farla urlare e poi via ancora una
volta fuori e dentro il culo. Alternai culo e figa di continuo per
una ventina di minuti, mentre lei continuava ad urlare e a venire
come un ossesso.
mi pregava di smettere che non ce la
faceva nemmeno a respirare, ma ben sapendo cosa significasse,
aumentava il ritmo delle scopate o delle inculate.
- maledetto porco, cazzo mi fai venire
in continuazione, non ne posso più, mi hai sfondato la figa ed il
culo, mi fai venire ancora una voltaa, oddiiiiiooo,
vengooooooooooooo.
Non esiste cosa più eccitante ed
appagante che veder la tua donna che viene in modo sconvolgente sotto
i tuoi colpi di cazzo.
- Dai ancora, amore mio ti
amoooooooooo!!!!
Si dimenava come un cavallo infuriato,
non riuscivo a tenerla ferma, lo prendeva in culo ed in figa
ritmicamente senza mai stancarsi e così facendo mi stava facendo
venire anche a me
- se continui a muoverti così, mi
farai ben presto venire, capito
- siii, lo vogliooo!!!
si staccò da me e presolo in bocca ha
cominciato a farmi un pompino di quelli che ti senti tirar giù lo
stomaco, finché alla fine non reggendo più ho eruttato un fiume di
sborra sulla sua lingua che lei come i solito ha leccato e succhiato
avidamente.
Naturalmente aveva abbassato la
temperatura della sauna o ci saremmo rimasti secchi
Sfiniti ma soddisfatti uscimmo e ci
andammo a sdraiare ancora una volta nelle chaise longue per
recuperare le forze.
- Ma sei sicura di non averla mai usata
la sauna- le chiesi
- Ti dico che l'hanno montata la
settimana scorsa quando ero all'estero, come avrei potuto? Ma perché
mi fai questa domanda?
- mi sembrava che qualcuno l'avesse già
utilizzata, solo per questo
- Mmmm forse ho capito, ma non fa
nulla, poi capirai anche tu!
Non capivo nulla lo stesso, ma non mi
sembrava il caso di far altre domande, visto che non voleva dar molte
spiegazioni.
Appena sdraiati ci addormentammo come
due ghiri, sfiancati da tanto sesso della giornata e dormimmo
profondamente tutta la notte senza nemmeno cenare.
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