Non stavo più nella pelle, non lo vedevo dall'estate precedente. Ci eravamo sentiti solo su internet. Lunghi mesi senza di lui. Anche se non stavamo insieme ne ero già follemente innamorato.
Finalmente l'estate ricominciò. Per
fortuna avrebbe continuato ad alloggiare all'albergo in cui lavoro io
perché dove lavora lui non hanno stanze per il personale.
Una mattina vidi la ragazza che fa le
camere (che sebbene io preferisca i maschi continuo a reputare una
gran figa) preparare la stanza che avrebbe occupato lui.
"Ah ritorna C?" le chiesi
fingendomi disinteressato.
"Sì, arriva stasera" mi
disse lei.
Quella sera stessa! C mi aveva detto
che sarebbe tornato la settimana seguente, forse per farmi una
sorpresa... Decisi che gliene avrei fatta una anch'io...
Alla sera dopo il lavoro mi feci la
doccia e rimasi in accappatoio, poi mi infilai nella sua stanza ad
aspettarlo. Si stava facendo tardi e pensai che ormai sarebbe
arrivato il giorno seguente. Stavo per tornare in camera mia quando
sentii i suoi passi per le scale. Era lui per forza perché delle
quattro camere in mansarda, due sono le nostre e le altre sono vuote
quasi tutta l'estate.
Mi ero tolto l'accappatoio perché
avevo caldo e quando lui entrò mi trovò nudo sul suo letto.
Era bellissimo, stanco per il viaggio e
tutto sudato. Fu sorpresissimo di vedermi ed era proprio quello che
volevo.
Si gettò su di me.
"Volevo farti una sorpresa"
disse.
"Me l'hai fatta" dissi io.
"Anche tu" rispose prima di
infilarmi la lingua in bocca e soffocarmi col suo bacio.
"Aspetta mi faccio la doccia"
disse staccandosi da me.
Lo bloccai avvinghiandogli le gambe al
corpo e lo tirai su di me.
"Facciamolo prima" gli dissi.
"Dai mi lavo in fretta".
Non volevo staccarmi da lui, volevo
sentirlo subito, averlo tutto per me. Non riuscivo ad aspettare. Gli
slacciai la cintura e in un attimo la mia mano fu nei suoi boxer
aderenti. Era già durissimo... gli ero mancato almeno quanto lui era
mancato a me.
Ero avido di lui, non mi bastava farlo
godere con la mano. Lo feci sdraiare e mi abbassai su di lui con la
bocca spalancata e lo ingoiai come non avevo mai fatto. In meno di
due minuti mi inondò la bocca del suo liquido caldissimo e il suo
grido di piacere mi procurò un'erezione enorme. Ma lui volle farmi
soffrire e andò a farsi la doccia, chiuse anche la porta del bagno a
chiave.
"Guarda che se mi lasci fuori mi
masturbo da solo" gli dissi
Nessuna risposta "E poi me ne vado
a dormire" continuai.
Aprì la porta e corsi in doccia con
lui.
Mi afferrò tra le sue braccia e mi
strinse, poi mi tenne fermo contro il muro leccandomi ovunque,
soffermandomi sui capezzoli, cosa che mi fa impazzire.
Appena le sue labbra afferrarono la mia
cappella gonfia venni subito, ero troppo eccitato.
Continuò a leccarmi lentamente lavando
via il mio sperma. Quando ebbe finito mi afferrò per i fianchi e mi
voltò, mi schiacciò contro il muro e mi infilò le dita in bocca,
poi con quelle stesse dita mi allargò le natiche e piano mi penetrò
fino in fondo. Sa che tenermi le dita dentro e muoverle piano mi fa
andare fuori di testa. Ero di nuovo bello duro e quando me lo afferrò
con l'altra mano credevo di stare già per venire per la seconda
volta.
"Aspetta" mi sussurrò "Non
ancora".
Rallentò i movimenti ed estrasse le
dita. Spinsi il bacino all'indietro, lo volevo terribilmente, lo
desideravo con ogni parte del mio corpo, non potevo più aspettare.
Lui lo sapeva e mi faceva soffrire, mi
sfiorava appena con la cappella senza entrare. Giocò così per un
bel po’, gli piaceva vedermi mordere le labbra desiderando di
sentirlo dentro di me.
"Non ce la faccio più...se non me
lo metti dentro subito esplodo".
Mi accontentò. Mi sentii riempire in
ogni parte di me, fremevo con tutto il corpo e non capivo più
niente. Non avevo mai goduto così tanto e le sue grida mi portarono
sull'orlo dell'orgasmo.
"Scusa non ho saputo resistere"
mi scusai ancora col fiatone, mentre lui con l'ultimo grido versava
il suo orgasmo dentro di me.
"Volevo venire insieme a te".
"Non importa... abbiamo tutta
l'estate per rifarci...".
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