"E se ci scopre qualcuno?"
"Ma che dici, ho chiuso a chiave,
come fanno a scoprirci?"
Manuel era eccitato, aveva proprio
voglia di sesso; e anche Miky, ma lei temeva che il bidello o
qualcun altro potessero scoprirli.
"Non viene nessuno" disse
Manuel tirando Miky a sé.
"Hai fatto bene a mettere la gonna
oggi" e le infilò una mano sotto per toccarle il culo.
"Non lo so Manuel, ho paura che
arrivi qualcuno"
"Ma chi vuoi che venga, dai
smettila". La sua mano passò davanti, sulla fighetta e Miky
gemette.
"Sì che lo vuoi anche tu"
disse Manuel strofinandole la passera.
"Sì, ma...ah!"
"Così brava, fammi sentire i tuoi
ansimi"
"Sì, Manuel, ah!"
"Ti stai bagnando in fretta"
"Sì, ti voglio, scopami dai"
"Ehi piano! Non avevi paura un
attimo fa?"
"Sì, ma se mi tocchi così mi fai
godere" disse Miky slacciandosi il maglioncino e spostando il
reggiseno. Le sue belle tette sode balzarono fuori e Manuel le
afferrò.
"Sì, così, ah!"
Manuel leccava le tette di Miky e lei
si contorceva contro il muro.
"Succhiami i capezzoli, sì così,
dai!"
Ci fu un rumore in corridoio, un rumore
di passi. Manuel si staccò dal seno di Miky e stette in
ascolto...qualcuno era passato ed era andato via.
Miky tirò Manuel a sé, lo baciò con
passione, poi gli slacciò i jeans.
"Mettiti contro il muro" gli
disse.
Miky morse leggermente il pene di
Manuel da sopra le mutande, poi lo tirò fuori e stette a guardarlo
mentre la sua mano faceva su e giù su di esso, poi lo prese in
bocca.
Mentre Manuel si faceva spompinare da
Miky, qualcuno entrò nel bagno adiacente a quello in cui si
trovavano. Stettero entrambi col fiato sospeso, attenti a non far
rumore, poi Miky riprese a succhiare il cazzo di Manuel per vedere se
sarebbe stato capace di trattenere gli ansimi. Lo succhiò con
particolare foga, guardandolo in faccia, ridacchiando. Manuel gemette
e Miky succhiò di più. Nell'altro bagno non si muovevano più,
forse si erano accorti di quello che stava succedendo lì accanto e
si erano incuriositi.
Questo pensiero eccitò Miky che
appoggiandosi al lavandino allargò le gambe e spostò le mutandine.
"Vieni a leccarmela" disse a
Manuel muovendo solo le labbra.
Manuel si inginocchiò e leccò la
fighetta di Miky, lei lasciò uscire i suoi ansimi di piacere.
Dall'altro bagno si percepivano dei rumori ovattati, forse qualcuno
si stava masturbando.
Manuel non resistette più, "Adesso
ti scopo" disse e infilò il suo cazzo duro nella figa di Miky.
"Così dai, tutto dentro,
scopami!"
Il lavandino cigolava leggermente sotto
le spinte di Manuel, Miky allargava di più le gambe per farsi
penetrare meglio.
"Di più, spingi, dai!"
"Sto già per venire Miky"
"E aspetta dai, che palle, scopami
ancora un po’, dai!"
Chissà cosa faceva la persona
nell'altro bagno pensò Miky.
"Oddio, godo, sto venendo, spingi
dai, di più! Ahhh!" L'orgasmo catturò il corpo di Miky
contorcendolo, poi Manuel tolse il cazzo e si venne in mano.
"Cavolo, non ce la facevo più"
disse lui.
La porta dell'altro bagno si aprì e
qualcuno si allontanò.
Miky e Manuel aspettarono ancora un
po’, poi si rivestirono e ognuno tornò alla propria classe.
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